La “Casetta degli Artisti” di Palazzo Bello ospiterà giovedì sera (ore 21.15) lo spettacolo Magia d’Oriente dell’omonima accademia di danza, dedicato interamente alla Danza del Ventre.

La danza orientale, (in arabo raqs al sharqi, danza orientale) comprendente il Baladi, una danza che si trova solo in Egitto e Giordania (danza popolare), il Sharqi (ovvero l'orientale), ballato da danzatrice occidentale e anche noto come danza del ventre (anche se questo termine riduttivo è mal visto dalle danzatrici professioniste e non è del tutto corretto perché in realtà è il bacino a muoversi, mentre il ventre ne segue i movimenti) e il Saidi, che si trova solo in Egitto, a sua volta suddiviso in Tahtib, praticato solo da uomini, e Raks Al Assaya.

La danza orientale è tradizionalmente praticata dalle donne, perché esprime interamente la femminilità, la vitalità e la sensualità. La danza del ventre è unica nel suo genere: esistono diversi stili, che cambiano a seconda del paese d'origine, come la danza col velo. In generale, questa danza è caratterizzata dalla sinuosità e dalla sensualità dei movimenti: è di effetto sia con musiche ritmate che lente. Di solito è praticata da danzatrici professioniste.

La pratica della danza orientale è giunta in Europa e America grazie ai cabaret degli anni trenta e quaranta: è da questo periodo, ma soprattutto dagli anni novanta, che questa danza è diventata famosa in tutto il mondo.

La danza del ventre è particolarmente adatta al corpo femminile, perché aumenta la flessibilità e la tonicità del seno, delle spalle, delle braccia, del bacino, ma soprattutto della pancia: gli addominali sono coinvolti profondamente nei movimenti, modellando la linea e giovando agli organi interni. Tonifica le cosce, migliora l'agilità delle articolazioni sembra ritardare l’osteoporosi. Inoltre, la danzatrice orientale ha il diritto di essere in carne - le danzatrici formose sono le più apprezzate - e può mostrare le proprie forme, come una statua di Maillol. Quello che importa non è la rotondità ma la sensualità, la grazia e la sinuosità dei movimenti.

Nelle foto, dal sito dell'Accademia di Danza Orientale, alcune allieve durante le prove

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