Si svolgeranno domani mattina nella chiesa dei Passionisti alle Grazie i funerali di Alessio Savoretti, il 25enne rinvenuto cadavere nel bagno del reparta radiologia dell'ospedale "S. Lucia" dove, venerdì' mattina, doveva essere sottoposto per accertamenti dopo un incidente che lo aveva coinvolto il giorno prima. Il personale si era allertato quando dei pazienti avevano rilevato che quel bagno era chiuso da troppo tempo, e la scoperta del cadavere con vicino una siringa che ha portato alla possibile morte determinata da un'overdose. Saranno gli esiti dell'autopsia, eseguiti in mattinata, a chiarire le circostanze della morte anche se quella siringa non lascia molti dubbi.
Forse Alessio savoretti era morto in quel bagno già da giovedì pomeriggio quando si era recato nel nosocomio dove era stato trattenuto in ospedale in osservazione e aveva anche fatto le analisi, doveva effettuare altri accertamenti tra cui una Tac e per questo era in ospedale giovedì pomeriggio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Recanati, sembra che anche il personale delle pulizie, già ieri alle 6,30 del mattino, abbia trovato chiusa la porta del bagno e che quindi sia rimasta chiusa fino alla tarda mattinata. Accanto al giovane è stata ritrovata una siringa e l'occorrente per una dose, probabilmente di eroina. Il recanatese, che ultimamente si vedeva poco in città, aveva cambiato amicizie da quando, più giovane, frequentava un bar nei dintorni di Porta Cerasa, forse anche perché era stato in comunità.
Savoretti viveva con i genitori Franco, manovale, e la mamma Cristina Morosetti, dipendente del Pastificio d'Andrea, in contrada Castelnuovo.