Lo ha reso noto il neo sindaco Fiordomo presentando la sua squadra di assessori, tutti molto giovani, pronti a raccogliere la sfida per i prossimi cinque anni. Peccato però che nella squadra di Fiordomo non ci sia un assessore effettivo donna.

Comunque già l’anticamera dell’Aula Magna era piena di curiosi e questo da il metro di quanta gente seguirà la seduta d’insediamento ed il giuramento.

Salta subito agli occhi che delle liste originarie che hanno sostenuto Fiordomo rimangano fuori dagli assessorati effettivi La Città del Sole (Moretti ottiene la delega consiliare all’ambiente) e Comunità Democratica Marche, ed appare altrettanto evidente che il sindaco si è garantito una “blindatura” in giunta con 3 assessori del PD.

Certamente sul piatto delle compensazioni rimangono Presidenza del Consiglio Comunale (quasi un assessorato effettivo se gestito con intelligenza), la Presidenza degli IRCER e alcune importanti rappresentanze in enti periferici.

Fiordomo ha comunque anticipato che ci saranno deleghe per il coinvolgimento di altri consiglieri comunali e anche per esperti esterni ma che soprattutto si partirà dal basso attivando da subito commissioni, consulte e tutti gli organismi di partecipazione che possono fungere da raccordo con la giunta che sarà la sintesi insieme al sindaco delle esigenze della cittadinanza.

Il messaggio che ha lanciato Fiordomo è quello di una democrazia partecipativa che parta dal basso e che indirizzi le istanze di Recanati con metodi moderni di gestione della cosa pubblica.

E un importante ruolo lo dovranno avere i dipendenti comunali, al servizio della città e non dell’amministrazione comunale.

da sx i neo assessori Massaccesi, Biagiola, Taddei, Marinelli

da dx i neo assessori Galassi, Moretti, Bravi

l'anticamera dell'Aula Magna gremita di cittadini