Per il neo sindaco, c'è stata anche la "prima volta" leopardiana e per lui che viene dal Liceo Classico "G. Leopardi" quasi una seconda prova di maturità sotto l'attento sguardo della contessa Anna Leopardi che ha voluto ricordare quanti sindaci abbia visto avvicendarsi "ma così giovane mai, avrà tanto da fare per questa città". Questo il testo letto da Fiordomo per la commemorazione ufficiale.
Di Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati
Come sindaco neo eletto della città di Recanati ho l’onore di porgere a tutti voi il
Scrive Giacomo Leopardi in un passo dello Zibaldone nel 1832.
“ Diceva un filosofo francese del secolo passato: i filosofi antichi parlavano sempre di costumi e di virtù; i moderni non parlano d’altro che di commercio e di moneta. Ed è gran ragione, soggiunge qualche studente di economia politica: perché le virtù e i buoni costumi non possono stare in piedi senza il fondamento dell’industria; la quale provvedendo alle necessità giornaliere e rendendo agiato e sicuro il vivere a tutti gli ordini di persone, renderà stabili le virtù, e proprie dell’universale. Molto bene. Intanto, in compagnia dell’industria, la bassezza dell’animo, la freddezza, l’egoismo, la falsità e la perfidia mercantile, tutte le qualità e le passioni più depravatrici e più indegne dell’uomo incivilito, sono in vigore e moltiplicano senza fine; ma le virtù si aspettano”.
Realmente oggi la politica ha smarrito il proprio ethos? Per Leopardi era già chiaro ed evidente come la cieca fiducia nel benessere materiale fosse sorgente di inganni. Il godimento del benessere abbandonato a se stesso genera vizio e corruzione. La politica deve allora assumersi una fortissima responsabilità morale, soprattutto da parte delle giovani generazioni che si avvicinano all’impegno pubblico con l’obiettivo di innovare metodi e contenuti dell’agire politico. Tornare ad essere guida ed esempio, impegnarsi ad aprire nuovi orizzonti proprio attraverso la promozione sempre più fitta di eventi di questo spessore. Eventi che non debbono limitarsi alle sole celebrazioni, ma avere una scansione maggiore, evitando situazioni retoriche ed elitarie, coinvolgendo realmente la cittadinanza, le scuole, le associazioni locali, per creare le condizioni affinchè la poesia, ma anche la musica, il teatro, il cinema, tutte le arti, rappresentino la chiave per il risveglio dell’anima e per la creazione di un senso civico sempre più maturo e proiettato con coraggio verso il futuro.
Penetrare nel mistero della poesia rappresenta l’occasione e la spinta per uscire dal
La nuova amministrazione comunale da me guidata si impegnerà per consolidare le esperienze culturali, di gemellaggio, di scambio di esperienze e di proficue collaborazioni con realtà nazionali ed internazionali. Contemporaneamente dovrà essere tutelato il paesaggio leopardiano con scelte mature e rispettose dell’inestimabile valore sociale e culturale che abbiamo ereditato.
Giacomo Leopardi è un cittadino del mondo, i recanatesi devono essere consapevoli di questo grande privilegio e adoperarsi in modo costruttivo affinchè tutti coloro che visitano la nostra città si sentano a loro volta cittadini recanatesi.