I recanatesi hanno dato una grande prova di maturità nella recente consultazione referendaria, i cui contenuti potevano anche essere passati inosservati di fronte al grande impegno delle forze politiche nel ballottaggio per il sindaco. Molti davano indicazione di non ritirare la scheda, altri solo una, ma la cittadinanza ha rivelato prima una partecipazione al voto referendario abbastanza sentita (a Recanati spesso si è superato il quorum), ma anche una capacità di dire la sua.

Sugli 11.931 elettori (64,52%) che si sono recati alle urne per il ballottaggio per il sindaco, oltre novemila hanno ritirato le schede per il referendum con una percentuale del 59,45% per il questo che ha ricevuto maggiore interesse: abrogazione della possibilità di candidature plurime; 57,53% e 56,22% rispettivamente per l’abolizione del premio di maggioranza al Senato ed alla Camera per la forza politica che registra più conseni.

Per il quesito sulle candidature plurime (9753 votanti), i SI ha avuto il 72,49% dei consensi, il NO l’11,47%, bianche 13,60%.

Per l’abrogazione premio maggioranza Senato, i votanti sono stati 9439 con i SI attestati al 60,55% e i NO al 19,31%, bianche 17,11.

Per l’abrogazione del premio maggioranza Camera, i votanti sono stati 9436 con 60,40% dei voti al SI, il 19,53 al NO, bianche 16,96.