Nota del comune

Piazza Leopardi sarà teatro, domenica prossima (28 giugno), del raduno internazionale di vetture classiche Alfa Romeo. La manifestazione, organizzata dal Bialbero Club di Ancona e patrocinata dall’Amministrazione comunale, sarà un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di auto e in particolare per gli “alfisti”, ma costituirà anche un’opportunità turistica e una vetrina per l’intera città.

La “Festa internazionale Alfa” inizierà alle ore 8,30 con il ritrovo degli equipaggi in piazza Leopardi. Alle ore 10, presso l’Aula magna del Comune, si terrà l’incontro-dibattito sul tema “Giulietta, Giulia, GT, Duetto, Alfetta: le vetture che hanno contrassegnato un’epoca”. Gli “alfisti” avranno la possibilità di intervenire, anche per raccontare episodi legati alle proprie vetture. Seguirà la presentazione ufficiale del libro di Carlo Negri, presidente del club Bialbero, dal titolo “Alfa nel cuore”. Il volume rappresenta uno scrigno di informazioni per gli appassionati di vetture classiche Alfa Romeo. Si passa in rassegna la storia della Casa milanese, vengono prese in esame le vetture più famose e si riportano curiosità e racconti legate ad auto come la GTA, La Giulia Tl super e la Giulietta.

La passione per i motori si coniuga formalmente con la cultura e il turismo alle ore 11,30. Da quell’ora, infatti, sono previste per i partecipanti al raduno visite alla pinacoteca di Villa Colloredo Mels e al museo “Beniamino Gigli”. La manifestazione si chiuderà alle ore 16 in piazza Leopardi con le premiazioni.

“La scelta di Recanati come sede del raduno – spiegano dall’associazione Bialbero – è perfettamente in linea con la fisionomia del club, che anche nei raduni precedenti ha saputo abbinare all’informazione sulla storia e sulle caratteristiche tecniche delle vetture la possibilità di conoscere situazioni di grande fascino, sia dal punto di vista artistico che naturale. Inoltre, il giro turistico a Recanati potrà essere abbinato alla ricerca degli scenari, delle architetture, delle luci, delle suggestioni che ispirarono i canti del Leopardi”.