Nota del comune

Recanati celebra lunedì 29 giugno il 211esimo anniversario della nascita di Giacomo Leopardi. Un evento che il Comune e il Centro nazionale studi leopardiani festeggiano nel giorno esatto del compleanno del poeta, insieme alla città e alla presenza di ospiti illustri. A rendere omaggio al Poeta nella sua Recanati saranno il grande attore Flavio Bucci e il noto musicista recanatese Marco Poeta, protagonisti del recital leopardiano insieme al Quintetto d’Archi “Saudade”, e il poeta e critico Jean-Charles Vegliante, al quale sarà consegnato il Premio “Giacomo Leopardi. Una vita per la letteratura”. giacomo_leopardi

Lunedì 29 giugno, l’Aula magna del Palazzo comunale ospiterà l’evento delle Celebrazioni leopardiane a partire dalle ore 18. Dopo il saluto delle autorità, ci sarà la conferenza commemorativa di Vegliante, ordinario di Lingua e Letteratura italiana alla “Sorbonne Nouvelle – Paris III” dal titolo “Leopardi e la poesia creaturale”. La cerimonia proseguirà con la consegna al professore del prestigioso Premio Leopardi “Una vita per la letteratura” e con la firma di accordi di collaborazione con Università e Istituti culturali.

Suggestiva la manifestazione in programma in serata (ore 21,30) nel giardino del Colle dell’Infinito dove si svolgerà il recital leopardiano dal titolo “L’Infanzia” di cui saranno protagonisti, appunto, un grande interprete come Flavio Bucci, un musicista conosciuto in tutto il mondo come Poeta, che firma anche le musiche originali, e il quintetto d’Archi “Suadade”.

La giornata dell’anniversario leopardiano avrà una sorta di “anteprima” sabato 27 giugno, alle ore 21,30 nella chiesa di San Vito. Nella splendida cornice dell’edificio religioso si svolgerà un concerto per pianoforte e orchestra con musiche di Beethoven e Mozart, che vedranno alternarsi al pianoforte Claudia Foresi e Sebastian Di Bin. Si esibirà anche l’Orchestra sinfonica “Camerata Gigli” diretta dal Maestro Lorenzo Di Bella.

Flavio Bucci

Si è formato professionalmente presso la Scuola del teatro Stabile di Torino, dopodiché è stato chiamato al cinema da Elio Petri, che lo volle come protagonista del suo film “La proprietà non è più un furto”. Nel 1977 si fece conoscere dal grande pubblico recitando nello sceneggiato televisivo Rai “Ligabue”, diretto da Salvatore Nocita, con il quale tornerà a lavorare in televisione nei “Promessi Sposi”. Sempre per il piccolo schermo ha recitato nella “Piovra” di Damiano Damiani. Al cinema, dopo aver lavorato con Giuliano Montaldo nell’”Agnese va a morire” e nel “Giorno prima”, è stato chiamato per interpretare ruoli di caratterista in “Tex Willer e il Signore degli abissi”, “Secondo Ponzio Pilato”, “Teste rasate” e “Il silenzio dell’allodola”. Vanta anche una lunga carriera teatrale, che non ha mai interrotto.

Marco Poeta

E’ l’unico musicista non portoghese, a livello europeo, ad essere riconosciuto e considerato un vero fadista dai portoghesi. E’ un abile suonatore di strumenti a plettro, pur non avendo mai imparato a leggere la musica. A diciotto anni scopre la bossa nova brasiliana, genere che coltiverà per circa vent’anni, arrivando a collaborare con i più grandi musicisti e cantanti di quella terra, tra cui Caetano Veloso, Chico Boarque e Badem Powell. In Italia sono da ricordare la pluriennale collaborazione live con Sergio Endrigo, quella con il chitarrista jazz Franco Cerri ed il fruttifero rapporto, che ancora continua, con il chitarrista e cantante napoletano Fausto Cigliano. Da dieci anni a questa parte si dedica allo studio della chitarra portoghese, strumento tipico del Fado.

Jean-Charles Vegliante

Italianista attivo da anni in Francia, sia come docente universitario che come saggista, critico militante e traduttore. Romano di nascita, vive e lavora a Parigi (Università della Sorbonne Nouvelle) da una ventina d’anni. Scrive sia in italiano (per lo più critica-saggistica) sia in francese (recensioni, teoria della traduzione, poesia). Dirige il Centre Interdisciplinaire de Recherche sur la Culture des Echanges, con il quale ha dato vita alla serie alla serie “Gli italiani all’estero”. E’ stato anche editore di inediti italo-francesi (De Chirico, Ungaretti, Amelia Rosselli) e, con L. Rebay, di un’ampia corrispondenza fra Ungaretti e Paulhan. Si autodefinisce volentieri poeta-traduttore, e collabora in quanto tale a Europe, Po&sie, Le Nouveau Recueil e altre riviste.