Intorno alla bara dello sfortunato giovane tanti cuscini e mazzi di fiori, tutti di color bianco e sopra il feretro la maglietta della compagnia teatrale del posto, “Attori per caso” di cui faceva parte.
Poco dietro il papà, Maurizio, la mamma Mery, e Lucia, la sorella, nota atleta del mezzofondo e rientrata subito dall’Irlanda dove sta effettuando un soggiorno di studio.
Luca lavorava come apprendista meccanico alla Lampacrescia, nella zona industriale di Fontenoce dove tutti ne ricordano la precisione, la puntualità, la dedizione a quel lavoro che lo stava appassionando.
Nell’omelia mons. Giuliodori ha detto che “la vita ci pone di fronte a drammi come questo, sono questi i pensieri che attraversano la mente di tutti e che ci potrebbero fermare, ma occorre guardare avanti. C’è una certezza, Luca ci precede in quel posto dove saremo tutti e dove lui muove i suoi passi in un giardino della vita, luogo delle attese dell’umanità. Luca è nel giardino dell’amore di Dio”.