Che il Comitato per la Difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati è grande ed efficiente già lo sapevamo ma che è anche riuscito a mobilitare addirittura due assessori della Regione Marche, quello alla sanità Mezzolani e quello al bilancio Marcolini ci sembra veramente un colpo grosso. Dalla conferenza stampa tenutasi nei locali della Direzione sanitaria del Santa Lucia giovedì u.s., abbiamo appreso che l’assessore Mezzolani è dovuto intervenire immediatamente in seguito agli ultimi comunicati per smentire le critiche, le menzogne e le parole che spaventano la gente per soli scopi elettorali. Noi rispondiamo all’assessore che innanzitutto si ricordi che egli è il massimo responsabile della sanità di tutte le Marche e non soltanto di una parte politica; che la propaganda elettorale non la facciamo noi che è da oltre tredici anni che esistiamo ma coloro che si prestano a presentarsi a sostegno di un candidato sindaco del loro stesso partito a due giorni dall’apertura delle urne e per spiegare che cosa? Prima il Direttore Morosini s’inventa una falsa inagurazione del PPI due giorni prima delle elezioni del primo turno, invitando solo il candidato sindaco della sinistra, ora oltre a lui anche gli assessori regionali a sostegno dello stesso candidato, poi siamo noi che strumentalizziamo!Stiamo ancora attendendo l’invito in Regione per consegnare le 7000 sottoscrizioni raccolte a sostegno della chirurgia d’urgenza ma dopo quattro solleciti, ancora tutto tace.
Quello che dicono oggi è che sono in atto dei fortissimi investimenti e delle nuove specializzazioni ma il Comitato ricorda che tutto questo ce lo hanno detto circa due anni fa in due incontri avuti in Regione ma nulla dall’ora si è visto, anzi il personale trasferito o andato in pensione non è stato mai rimpiazzato, i macchinari ormai obsoleti non sono stati sostituiti (es.vedi endoscopio), la convenzione con l’università di Ancona per gli interventi in laparoscopia che sembrava aver finalmente avuto l’avallo, si è arenata di nuovo, ma di che cosa stiamo parlando?
Il Comitato non ha mai parlato di una chiusura immediata ma di una lenta fine, perché se si perderanno le urgenze chirurgiche un ospedale di polo come il nostro muore lentamente, come è già accaduto in altri nosocomi della regione e se ci andrà bene rimarrà una lungodegenza con riabilitazione, un poliambulatorio con servizi di diagnostica e un punto di primo intervento. E che se avremo delle urgenze?Chiameremo il 118 che ci destinerà e oltre trenta chilometri nella speranza che ci arriviamo ancora vivi.
Al Direttore Morosini invece che si può rispondere, se non che ogni vita salvata è una magnifica vittoria sia che avvenga tutti i giorni, una volta a settimana o al mese o all’anno e non ci venga a dire che l’urgenza in questo territorio non serve perché è uno spreco, a nostro modo di vedere gli sprechi sono altri….
Il Comitato è tenace e chiede con forza il potenziamento di tutti i reparti ed in particolare di quello chirurgico mantenendo la chirurgia d’urgenza.
Tanto era dovuto.