“I lavori esposti e venduti nella Bancarella del nonno sono frutto dell’abilità e della certosina attenzione degli anziani coinvolti e rappresentano l’imprescindibile valore della terza età”.
È quanto affermato dall’assessore al bilancio, Roberto Bartomeoli, in occasione dell’inaugurazione della Bancarella del nonno che da oltre vent’anni rappresenta un appuntamento imperdibile nelle iniziative civili organizzate per la festa del patrono San Vito e che oggi (lunedì 15 giugno) giunge al termine. “Non possiamo permetterci di perdere questa ricchezza di capacità, tradizione e sapere – ha continuato l’assessore –. E proprio questa dev’essere la sfida futura: tutelare il patrimonio di conoscenze e di cultura dei nostri anziani affinché possa essere trasferito anche ai ragazzi, che vivono sempre più proiettati nel futuro dimenticando che senza il proprio passato, il loro domani poggerà su fragili fondamenta”. Accanto ai soci del centro anziani Beniamino Gigli che hanno realizzato gran parte dei lavori esposti, all’inaugurazione svoltasi al teatrino degli Ircer in via Calcagni, erano presenti anche il presidente del centro B. Gigli, Benito Mariani, il presidente Ircer, Maurizio Paoletti, e il vicepresidente, Filippo Gigli. Sarà dunque oggi (lunedì 15 giugno) l’ultimo giorno di apertura della bancarella dove a farla da padroni sono pizzi, tovaglie e merletti realizzati da circa 25 donne del centro anziani. Ma in questa edizione, oltre ai tradizionali lavori femminili fatti a mano su tessuti di ottima qualità, c’è anche una novità: l’esposizione della prima mostra di modellismo. “Frutto della collaborazione con quattro collezionisti di Montelupone e due recanatesi – ha spiegato Mariani - la mostra, dove si potranno vedere e acquistare modellini di navi, aerei, chiese e altro ancora, resterà aperta fino al 17 giugno”. Ma non solo. Nella sala adiacente alla sede della Bancarella del nonno, saranno esposti, invece, decorazioni, quadri dipinti a mano, soprammobili e maschere di carnevale realizzati dai disabili e dagli ospiti della casa di cura. L’intero ricavato sarà devoluto in beneficienza.
