Di Enzo Marangoni (candidato sindaco sostenuto da “Civica Recanati” e “Lega Nord”)
Ci sono 3 edifici scolastici che da anni attendono soluzioni per la loro messa in sicurezza: S. Vito, palazzo Venieri, B. Gigli. Il caso della scuola B. Gigli sta diventando un "affare" per troppi. Uniche vittime i bambini e le loro famiglie. Primo affare: con una fretta sospetta il sindaco Corvatta e la Giunta Comunale (Bartomeoli candidato sindaco PDL) hanno dichiarato di voler abbattere la scuola elementare e di voler vendere, guarda caso, la volumetria per nuove cementificazioni: un affare? Con il ricavato si vuole costruire la scuola da un' altra parte. C'è da capire per chi è l'affare, per chi vende o per chi compra? Come mai questa fretta di decidere che ha preceduto addirittura l’esito della verifica tecnica tuttora in corso? Si vuole fare un business? Magari con la scusa di tranquillizzare i genitori? Veniamo al secondo affare, questo politico anziché economico. Il periodo elettorale muove alcuni candidati sindaci ad ammaliare i genitori dei bambini con un interessamento e con soluzioni, appunto "elettorali", finalizzate solo ad ottenere un facile consenso, speculando sulla comprensibile preoccupazione dei genitori. Terzo affare: ad alcuni privati viene proposto di mettere a disposizione i loro immobili per far trasferire la scuola per i 2-3 anni necessari alla nuova costruzione (spesa prevista per messa a norma e affitto: 1.000.000 euro). Tutti questi comportamenti sono moralmente inaccettabili. Noi crediamo che non bisogna speculare sulla legittima preoccupazione dei genitori ma che occorra dire loro la verità e cioè che la scuola B.Gigli non è da abbattere. La piccola parte che presenta antiche problematiche statiche deve essere messa in sicurezza e ritornare dunque agibile. Le verifiche tecniche non sono ancora terminate e quindi è tuttora impossibile stabilire il costo della messa in sicurezza dell’intero edificio. Comunque sia, si tratterà in ogni caso di importo notevolmente inferiore alla riedificazione in altro luogo. Quanta fretta hanno avuto il sindaco uscente e Bartomeoli, da lui candidato, a decretare l’abbattimento e la vendita della cubatura….! Una fretta troppo sospetta…. Quale dunque la soluzione? Settembre arriva presto e non possiamo lasciare i 250 bambini della B. Gigli sparsi e accampati in 4 diversi plessi scolastici che mal sopportano tale situazione. Se dalla perizia in corso dovessero emergere tempi rapidi (l’estate) e costi accettabili, la soluzione migliore sarebbe quella di ripristinare la scuola B. Gigli il cui abbattimento sarebbe una ferita non rimarginabile per generazioni di recanatesi che lì hanno trascorso gli anni più belli dell’educazione scolastica. Se invece i tempi di ripristino si allungassero o i costi fossero eccessivi va trovata comunque una soluzione entro ottobre e noi, se eletti, ci impegneremo a farlo immediatamente così: costruzione di scuola idonea, bella e funzionale, in materiale prefabbricato (quindi anche antisismico) in terreni di proprietà comunale: lo faremo in 4 mesi. Naturalmente si tratterebbe di una soluzione provvisoria in attesa della messa in sicurezza dell’attuale scuola oppure in attesa della costruzione di una nuova scuola elementare in muratura e antisismica. Dopodichè i prefabbricati potranno utilmente essere sfruttati come sedi per le moltissime associazioni sociali, sportive, culturali, giovanili, ecc.. che oggi ne sono totalmente prive. Sarebbe quindi un investimento comunque finalizzato, con tempi di esecuzione rapidissimi e costi molto inferiori alle costruzioni tradizionali. Questo è davvero un affare esclusivamente per la città.