Puntuale come un orologio svizzero il direttore generale dell’ASUR , Pierpaolo Morosini, ha accolto i consiglieri comunali che hanno raccolto il suo invito a verificare di persona gli impegni che la direzione ha preso per l’ospedale “S. Lucia”. Assistito dalla dott.ssa Gianni per la parte economica, e dalla geom . Marsili, per quella tecnica, Morosini ha fornito maggiori informazioni di quanto il tempo nell’ultimo consiglio comunale gli aveva permesso. All’incontro erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale, Giaconi, i consiglieri Garofolo (UDC) Massaccesi (Recanati Democratica), Scorcelli, Fiordomo e Mariani (PD), Pierini (Sinistra per Recanati), Bitocchi (PdL), Taddei (Lista Civica Recanati), Filippetti (Liberaldemocratici). Hanno anche partecipato esponenti politici: Beccacece (Gruppo Civico), Foschi (Popolari), Biagiola (IdV). Morosini ha ribadito che gli sforzi su Recanati sono esclusivamente in direzione di una sua riqualificazione e non verso la chiusura. Identificare “tanti posti letto” come un grande ospedale che funziona e poi di fronte ad una riduzione di posti letto “dire che l’ospedale chiuda” è un concetto sbagliato. Lo ha detto riaffermando la forza del progetto di chirurgia breve che permetterà, con i risparmi individuati, di attivare nuove specialità che invece a Recanati mancano e di cui la gente ha necessità e che il piano indica in otorino, dematologia, urologia e ortopedia. Il direttore generale, sull’eccellenza della chirurgia recanatese, non ne ha esitato ad esaltarne la qualità nel tempo passato. Si trattava però di una chirurgia di qualità legata per lo più allo stomaco, oggi passata in second’ordine con l’avvento di un farmaco chiamato cinetilina che evita il ricorso all’intervento. Quindi nessun depotenziamento della chirurgia ma evoluzione della ricerca. Sulla questione chirurgia il Presidente del Consiglio Comunale, Giaconi, ha ricordato l’atto di indirizzo assunto dal consiglio nel 2006 per avere due primari nella pianta organica. Morosini ha ribadito che il termine primario è vecchio e che oggi ci sono i dirigenti di primo livello e per la struttura chirurgica di Recanati sono i dott. Morelli e Frapiccini. Sono in corso interventi per la realizzazione del nuovo Punto di Primo Intervento (12.000 accessi nel 2008) che una volta lasciata la sede provvisoria attuale permetterà di far ritornare in un unico padiglione ostetricia e pediatria. Sul Punto di Primo Intervento Morosini ha detto che la legge ne prevedeva la chiusura ma lui ha voluto mantenerlo in funzione della creazione di un vero Pronto Soccorso, obiettivo che il direttore ha in mente di attuare. Interventi consistenti sono in atto anche in radiologia con l’attivazione di una sala di telecontrollo che permetterà agli operatori di agire in sicurezza e a norma. Sulla polemica intorno alla mancanza di una chirurgia di emergenza, ai consiglieri comunali ha ricordato che questa viene gestita dalla centrale del 118 e che l’ambulanza quando esce sa già verso quale presidio dirigersi e che la copertura dell’emergenza è efficace. Di fronte alle richieste di Beccacece, Morosini ha assicurato che per esempio l’emergenza ostetrica a Recanati viene garantita 24 h su 24 proprio per l’assunzione di un adeguato numero di anestesisti rianimatori. Intanto durante la visita al cantiere Morosini ha illustrato gli interventi sulla struttura per quasi 2 milioni di euro, finanziati con quei fondi ex opere pie acquisiti dal comune. Cui aggiungere più di 310.000 euro per attrezzature sanitarie ed altri beni sanitari ricavati attraverso la razionalizzazione del presidio. Sempre durante la visita, Morsosini ha tracciato nuove linee d’azione: un progetto per la medicina di equipe per seguire le attività di lungodegenza . Questo campo (lungodegenza e RAS) hanno una domanda crescente cui l’ospedale deve necessariamente aprirsi per dare risposte al segmento più fragile dell’utenza: l’anziano. Altro obiettivo la realizzazione di un piccolo laboratorio di citologia. Morosini si è anche soffermato sulla questione file al laboratorio analisi chiedendosi perché l’utente preferisca fare una lunga attesa quando è possibile fare il prelievo anche al Poliambulatorio.

Il consiglere comunale Garofalo ha richieito l'individuazione di una zona atterraggio per l'eliambulanza in prossimità dell'ospedale.

Insomma per Morosini una serie di interventi che non possono far dire che l’ospedale di Recanati vada verso la chiusura.

Ora vedremo le valutazioni politiche che seguiranno questa visita sul campo. Comunque l’iniziativa di Morosini di portare il consiglio comunale “dentro” l’ospedale a verificare cosa si sta facendo è stata positiva e dovrebbe diventare una consuetudine permettendo di chiarire tanti aspetti che il dibattito politico in consiglio comunale soffocherebbe sull’altare della polemica fine a se stessa.

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