Nota del Centro Culturale Charles Peguy

Posti a rischio. Incertezza diffusa e un modo di concepire la realtà (e l’economia) che mostra di colpo tutti i suoi limiti. Eppure nel momento durissimo che stiamo vivendo - da gennaio in 370.000 senza lavoro (+ 46%) - ci possono essere occasioni per sperare.
Due fatti accaduti nel nostro territorio sono significativi.
1) Alcuni piccoli imprenditori del campo alimentare, ma operanti in settori diversi, si sono messi in rapporto. C’è chi produce cioccolato ed ha contatti fino in India; un produttore di vino conosce bene il mercato della California; il titolare di un pastifico di pasta secca all’uovo è ben inserito in alcune regioni d’Italia; una affermata impresa di torrefazione ha sviluppato da vari anni una notevole capacità di proporsi verso i mercati dell’estremo oriente; una giovane imprenditrice di un caseificio dell’entroterra anconetano riesce a fare concorrenza ai più titolati caseifici napoletani; c’è anche chi riesce a vendere in Sicilia un olio marchigiano d’eccellenza. Sono tutti imprenditori e soci del Centro Culturale Pèguy. Si sono conosciuti partecipando alle varie iniziative proposte dall’associazione. Una cena. Si scambiano le reciproche conoscenze del mercato di riferimento. Si può fare rete, aiutarsi a vicenda, guardare con simpatia il tentativo imprenditoriale dell’altro e coglierlo come una opportunità per sé.
2) Il lavoro è il grande dimenticato di questi anni. Bisogni, domande, desideri, voglia di costruire e di realizzarsi sono diventati secondari. In questi anni ha vinto la dittatura del “carpe diem” che però non ha respiro.
Quando il lavoro manca e se ne perde il senso la società va in crisi.
Quelli del “Péguy” hanno una insofferenza per la disoccupazione, desiderano mettersi in moto: propongono un approccio diverso al problema coscienti che un uomo disoccupato soffre un attentato grave alla coscienza di se stesso.
Seguendo quindi la propria vocazione educativa, nel tentativo di dare risposte reali, il club culturale di Recanati ha deciso di istituire dal prossimo 21 marzo il “servizio lavoro”. Si tratta anche qui di mettere in rete conoscenze – imprese che cercano dipendenti e persone in cerca di occupazione – che possono aiutare, nel piccolo, coloro che si trovano nella necessità di trovare lavoro. Tra i 270 soci del “Péguy” ci sono molti operatori economici (imprenditori, manager, direttori di banca, funzionari pubblici, politici ecc…) che possono dare il loro contributo per il bene comune, affinché tutti stiano meglio. È una sollecitazione alla solidarietà. Il “servizio lavoro” verrà presentato sabato 21 marzo alle ore 18 presso la sede del Centro Culturale in corso Persiani 48 a Recanati. Attraverso la testimonianza di professionisti e consulenti ben inseriti nel mondo del lavoro, si indicherà una via per affrontare l’emergenza del momento: un servizio di accompagnamento che sostenga e indirizzi la giusta aspettativa di tanti alla ricerca di occupazione. Verrà attivata nel sito del centro Culturale Péguy – www.peguyrecanati.it – una vetrina di opportunità per chi dà e cerca lavoro, leggi agevolative, concorsi e borse di studio. Funzionerà anche una segreteria per colloqui il lunedì e il martedì dalle 17 alle 19.
Il raggio d’azione dell’associazione recanatese sarà ulteriormente potenziato dall’accordo raggiunto con la Compagnia delle Opere Marche sud che segnalerà le richieste di lavoro delle circa 1000 aziende associate presenti nella provincia di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.
La crisi può essere una occasione per riprendere coscienza, per riscoprire il valore del lavoro.