Dopo "Progetto Recanati", intervista anche ai giovani della lista civica cittadina "Su la Testa". Rispondono Luca Principi, Emanuele Severini, Luca Biagioli, Luca Fontanella.

 

 

- Si dice che i giovani abbiano perso fiducia nella politica. “Su la Testa” pare formata solo da giovani. Come mai questa improvvisa controtendenza a Recanati?

 

“I giovani non hanno perso fiducia nella politica, ma piuttosto hanno perso fiducia nei politici che hanno dinnanzi e nei loro modi di far politica. Da anni vediamo affacciarsi sulla scena politica, anche locale, sempre le solite facce note, con le solite promesse che non verranno mantenute e i soliti problemi che rimarranno irrisolti. Pensiamo che sia giunta l'ora di dire basta all'indifferenza di fronte a tutto ciò. Il progetto Su la Testa nasce anche con questo scopo: dare l’opportunità ad ogni giovane recanatese di impegnarsi in prima persona per costruire il proprio futuro e quello della propria comunità, anziché delegare come sempre ai politici di professione”.

 

- Vi proponete come l’ennesima lista civica, la cui proliferazione è una peculiarità recanatese. Questa sfiducia nei partiti tradizionali impedirà alleanze con le forze politiche?

 

“Prima che nascesse Su la Testa, c’era forse a Recanati un progetto socio-politico rivolto ai giovani, anche lontanamente simile? Le numerose adesioni dei giovani, oltre le nostre previsioni iniziali, hanno confermato che non eravamo gli unici a sentire il bisogno di un progetto di questo tipo. Tenteremo di concretizzarlo attraverso una lista civica trasversale: i giovani che hanno aderito a Su la Testa sono di provenienza politica eterogenea, e difficilmente capirebbero l'alleanza con i partiti tradizionali. Siamo aperti comunque al dialogo e allo scambio di idee con chiunque, e non escludiamo la collaborazione con altre forze civiche, associazioni o soggetti della società civile, che abbiano a cuore il bene della nostra bella città”.

 

- Cosa si prefigge “Su la Testa”?

 

“Il fatto che abbiamo smosso dall’indifferenza decine di giovani che si stanno spendendo gratuitamente in un progetto per il bene dei concittadini, è già una vittoria. L’obiettivo che stiamo portando avanti è quello di costruire un progetto innovativo e trasparente, svincolato da interessi forti, logiche di partito, direttive dall’alto e quant’altro”.

 

- Rappresenterete un progetto attraversato da trasversalità, ma di centro, di centro destra, centro sinistra?

 

“Siamo una lista civica trasversale nata per la volontà di affrontare i tanti problemi quotidiani dei recanatesi senza la necessità di una ideologia da seguire. Per ogni problema tentiamo soltanto di trovare la soluzione migliore, più logica, attraverso il confronto. Hanno già aderito a "Su la Testa" giovani con ideali di destra, centro e sinistra e abbiamo avuto modo di vedere che la trasversalità non rappresenta per noi assolutamente un problema. Forse è un problema per altri...”.

 

- Cosa vi distingue dalle altre formazioni politiche locali?

 

“E’ sotto gli occhi di tutti: in queste settimane tutti si arrovellano in spasmodici contatti politici, trattative, accordi, calcoli. Noi sono settimane che stiamo proponendo soluzioni ai vari problemi concreti dei recanatesi. E’ questo che ci interessa. E fin’ora siamo stati gli unici, o quasi”.

 

- Come per “Progetto per Recanati”, dove finora è uscito allo scoperto solo Roberto Terrucidoro, anche “Su la Testa” parla atraverso 3/4 persone. Sembra un po’ il limite delle civiche quello di manifestarsi nella loro interezza. Perché secondo voi e chi compone in realtà questa vostra nuova aggregazione?

 

“A noi questo non sembra un limite e se lo fosse allora saremmo in buona compagnia... I partiti politici tradizionali per caso hanno già presentato i nomi che saranno nelle loro liste? Perchè invece noi dobbiamo farlo? Qualcuno ha forse paura di ciò che non conosce?”

 

- Qualche punto del programma su cui punterete?

 

“Sicuramente la nostra attenzione verterà molto sul mondo giovanile e dello sport. A Recanati, vista la mancanza di divertimenti ed attrattive, è in atto da anni una vera e propria fuga dei giovani verso i comuni confinanti, specie verso la costa, non soltanto nella stagione estiva ma perennemente. Vogliamo invertire questa rotta, rendendo Recanati una città vivibile dai giovani recanatesi, ricca di occasioni di crescita sociale, culturale, ricreativa, umana. Siamo stufi di vedere il nostro Corso desolato e i nostri locali aperti per pochi intimi. Fondamentale secondo noi è pure il sostegno alle associazioni, società sportive, parrocchie, centri di quartiere, realtà socio-culturali che sono la vera anima della città, i “luoghi” in cui la gente vive e cresce. Vogliamo poi porre l'attenzione sui problemi di ogni quartiere, quei problemi cioè chepossono sembrare trascurabili da un'amministrazione comunale poco attenta, ma che diventano importanti per ogni abitante che li deve vivere ogni giorno sulla propria pelle”.

 

- Cosa bocciate della passata amministrazione e cosa invece considerate positivamente?

 

“Lo stesso segretario di AN Silvano Scavella, parlando in un'intervista dell'esperienza di questi anni, ha sostanzialmente consigliato di metterci una pietra sopra e di guardare al programma della prossima campagna elettorale.... c'è da aggiungere altro?”

 

- Avete un candidato sindaco?

 

“Al momento opportuno sveleremo il nome del nostro candidato. Ora come ora pensiamo a costruire un progetto che sia il migliore possibile, e che valga la pena presentare. Il candidato non è attualmente una priorità”.

 

- Età media dei vostri candidati?

 

“Sicuramente inferiore a quella di circa 60 anni degli altri partiti recanatesi. Se pensiamo per un attimo all’eredità che ci lasciano questi assessori e consiglieri “esperti”… “

 

- Tutti studenti?

 

“No. Rappresentando la realtà giovanile cittadina è normale che nel nostro gruppo ci siano studenti, così come parecchi giovani che rappresentano diversi tipi di impiego: avvocati, impiegati, architetti, casalinghe, geometri, operai, ecc.”.

 

- La frammentazione della politica a Recanati rende complicato entrare in consiglio comunale, “Su la Testa” proseguirà la sua attività anche in caso di esito negativo delle elezioni?

 

“Certo: non avrebbe senso il contrario. Comunque se una cosa è complicata non vuol dire che sia impossibile. Niente èimpossibile. Noi ci crediamo! Su la Testa!”