Da settembre 2008 ad oggi abbiamo duramente criticato in più occasioni il pessimo stato di manutenzione delle strade recanatesi e la nuova viabilità astrusa e cervellotica, peggiorata negli ultimi mesi a causa della frenesia conseguente ai lavori stradali di natura chiaramente preelettorale. Recentemente abbiamo chiesto anche noi il ritorno alla vecchia viabilità in modo che sia la nuova amministrazione, dopo le elezioni, ad effettuare scelte più ponderate e responsabili a vantaggio di tutti: commercianti del centro storico, residenti, cittadini tutti, non recanatesi che giungono in città. Ci ha pertanto fatto piacere la marcia indietro decisa dall’amministrazione che ha annunciato il ripristino della vecchia viabilità a partire dal 16 marzo (chissà perché non subito?). Siamo però sorpresi dalle motivazioni addotte dall’amministrazione che, anziché basare la decisione su un apprezzabile riconoscimento dei propri errori e delle scelte da essa compiute, si è arrampicata sugli specchi con motivazioni risibili e tali comunque da far perdere la faccia a chi nell’amministrazione ha sempre sostenuto che “la nuova viabilità non si tocca” , anche a mezzo stampa pochi giorni fa’. Cambiare idea è sempre un segno di maturità, sia umana che amministrativa-politica, ma ciò evidentemente non si addice a chi è abituato a stili di gestione autoritari e si attornia di meri esecutori che finiscono per essere essi stessi povere vittime. Meglio far perdere la faccia ad un esecutore-vittima inventandosi una sperimentazione della viabilità, mai dichiarata ufficialmente in precedenza, piuttosto che riconoscere onestamente e sinceramente gli errori dell’amministrazione che si dirige in modo autoritario. Ci chiediamo: ma a cosa sono serviti gli assessori in questi anni se un solo uomo al comando dispone della loro volontà a suo piacimento strumentalizzando i meri esecutori-vittime per poi, di fatto, sconfessarli, quando si rende conto che non è possibile difendere l’indifendibile, vista la totale protesta della città? Diversamente da altri, noi non chiediamo le dimissioni di nessun amministratore locale poiché le dimissioni dipendono dalla coscienza individuale. Inoltre sappiamo bene che è il popolo, con le sue scelte elettorali, a far “spintaneamente” dimettere chi demerita, vedi Veltroni. Saranno i cittadini recanatesi a non votare chi ha demeritato a livello locale e ribadiamo che la responsabilità di questa caotica viabilità non può essere imputata al singolo amministratore, pur competente per delega, ma a tutta la giunta e a tutta la maggioranza attuale che la sostiene ad iniziare dal primo cittadino che la guida e che ha scelto lui stesso gli assessori alla sua corte.