Nota del comune

Il comune di Recanati, con il patrocinio della Conferenza Nazionale dei Consigli Comunali, celebra il Giorno del Ricordo con un’iniziativa, oltre che di grande impatto emotivo, anche di assoluto richiamo e prestigio. Come la Camera dei Deputati, infatti, anche l’Amministrazione Comunale ha deciso di onorare il ricordo della tragedia delle genti Giuliane, Istriane, Fiumane e Dalmate, con la lettura teatrale “...quell’enorme Lapide Bianca”.

Si tratta di un monologo scritto da Paolo Logli, per la voce di Luca Violini, che dello spettacolo è interprete e regista. Domani (martedì 10 febbraio) la lettura teatrale sarà al centro dell’evento del Giorno del Ricordo celebrato a Roma, alla presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini, e l’appuntamento successivo di Violini con il pubblico sarà proprio nella città leopardiana. L’iniziativa si svolgerà domenica 15 febbraio alle ore 21,15 nell’Aula Magna del palazzo comunale mentre la mattina precedente (sabato 14 febbraio alle ore 10,30) la commemorazione sarà riservata alle scuole superiori recanatesi, che potranno in anteprima ascoltare la forza e la suggestione della lettura di Violini. L’evento, realizzato con la consulenza storico-scientifica di Piero Del Bello, le musiche originali di Gabriele Esposto, con la voce bambina di Elena Violini, è ad ingresso gratuito.

La lettura teatrale “...quell’enorme Lapide Bianca” è il dialogo intimo e privato tra due amici: uno sloveno, Ive, e un italiano, Enrico, che sono stati bambini assieme in Istria prima del dramma. A contribuire all’efficacia e alla potenza del testo sono certamente la regia e la voce di Violini, anconetano, una delle più importanti e note voci nazionali nel panorama del doppiaggio cinematografico, documentaristico, pubblicitario, televisivo e radiofonico.

Lo spettacolo proposto alla Camera dei Deputati e a Recanati viene definito dallo stesso Violini come “un invito a non dimenticare. Non per un generico culto della memoria, ma perché l’insegnamento, nelle cose della storia, c’è sempre. Basta che il ricordo non vada disperso nelle pieghe della cultura dominante e delle ideologie vincenti. Basta, altresì, che il ricordo non diventi lo strumento della propaganda degli avversari. Abbiamo immaginato, così, il dialogo intimo e privato tra due amici: uno sloveno e uno italiano. Lo sloveno, Ive, è vissuto nella sua verità, fatta di slogan, di pensieri semplificati da mandare a memoria. Ha, in qualche modo, dato la sua spiegazione. Quella più semplice, quella che tranquillizza: noi avevamo ragione, cacciavamo gli invasori. L’italiano, Enrico, non è sopravvissuto. E non tanto alla violenza bestiale degli sgherri di Tito, quanto al silenzio imbarazzato, velato di opportunità politica, di tanti progressisti del suo Paese. Ne è venuto fuori qualcosa che non pretende di rispondere a un dramma così gigantesco. Si propone solo, come invoca Enrico verso la fine del testo, di appoggiare un fiore rosso su una lapide che ognuno di noi ha nel cuore”.

In occasione del Giorno del Ricordo l’amministrazione comunale, grazie ad una collaborazione con l’azienda iGuzzini, ha inoltre predisposto dal 13 al 15 febbraio un’illuminazione artistica del Palazzo civico di piazza Leopardi.

“Abbiamo voluto celebrare il Giorno del ricordo – sottolinea il presidente del Consiglio comunale Simone Giaconi – con un momento di riflessione che si carica di un alto valore simbolico, capace di coinvolgere la cittadinanza, i giovani e tutte le istituzioni, dal Consiglio comunale della nostra città alla Conferenza dei Consigli comunali a livello nazionale, organismo che ha scelto di partecipare all’iniziativa recanatese proprio per la sua valenza. Anche quest’anno, quindi, abbiamo scelto di vivere insieme la giornata dedicata alla memoria della tragedia delle vittime delle foibe con un’iniziativa finalizzata a sensibilizzare la città e in particolare le giovani generazioni. L’anno scorso, insieme all’illuminazione artistica della residenza municipale, per cui ringrazio anche quest’anno la ditta iGuzzini, avevamo invitato Pietro Crasti, il presidente dell’Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati. Quest’anno ospiteremo una lettura teatrale che è stata scelta anche come l’evento clou della commemorazione alla Camera”.