La Provincia di Macerata assegnerà contributi economici “una tantum” a nuclei familiari dei lavoratori e lavoratrici in mobilità che contestualmente si trovano a dover far fronte alla spese per l’affitto delle casa oppure alle rate di muto contratto per l’acquisto dell’abitazione. Lo prevede un bando già predisposto dalla Giunta Provinciale in attuazione di un protocollo d’intesa sottoscritto oggi dal presidente della provincia, Giulio Silenzi, con i segretari provinciali di Cgil (Aldo Benfatto), Cisl (Marco Ferracuti) e Uil (Roberto Broglia). Complessivamente per tale scopo la Provincia ha già stanziato un fondo, interamente disponibile, di 200 mila euro, in grado di soddisfare almeno 400 domande. I contributi, infatti – come ha spiegato l’assessore provinciale Daniele Salvi – possono variare, in base alle situazioni, tra 350 e 500 euro. “L’istituzione del fondo provinciale per il sostegno alla famiglie a basso reddito ed in difficoltà a causa delle crisi economica che ha costretto molte aziende a ricorrere alla mobilità dei lavoratori era stata decisa – ha ricordato il presidente te Giulio Silenzi nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la firma del protocollo con le organizzazioni sindacali – in concomitanza con il fondo di garanzia per le imprese. E’ stata nostra intenzione intervenire su entrambi i fronti: quello delle aziende e quello delle famiglie, perché le difficoltà delle une si riflettono subito ed automaticamente sulla altre, tanto che a fine anno i nostri Centri per l’impiego hanno rilevato che su tutta la provincia di Macerata i lavoratori e la lavoratrici in mobilità avevano raggiunto il numero di 2.745 unità”. Il bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni (per informazione e domande occorre rivolgersi ai Centri per l’impiego), oltre allo stato di “mobilità” alla data del 31 gennaio 2009 prevede che il richiedente abbia un reddito – tenendo conto dell’ISEE (Indicatore di situazione economica equivalente) – non superore a 15 mila euro annui. Altra condizione per beneficiare del contributo è l’essere titolare di un contratto di locazione per l’abitazione principale oppure essere intestatario di un mutuo stipulato per la stessa casa. I contributi saranno erogati fino alla concorrenza dei 200 mila euro, seguendo la graduatoria che sarà formata tenendo conto del reddito e dell’anzianità di iscrizione dei lavoratori alle liste di mobilità. E’ comune intenzione dell’Amministrazione provinciale, come indicato nel documento sottoscritto con i sindacati, aumentare nel corso dell’anno il fondo fino a 300 mila euro. Soddisfazione per la rapidità con cui la Giunta provinciale ha assunto iniziative a favore dei lavoratori nell’attuale fase di crisi economica è stata espressa dai tre dirigenti sindacali i quali hanno evidenziato come il protocollo d’intesa preveda anche altre future azioni a sostegno dei lavoratori precari e l’impegno della Provincia a promuovere un Piano di ricollocazione dei lavoratori in mobilità, per favorire il loro rientro nel mercato del lavoro.