Il comune di Recanati ha inviato una lettera di sgombro a RadioErre per la sua antenna sopra Palazzo Venieri. Un anno fa è stato rinnovato all'emittente il contratto d'affitto e c'era un accordo di far spostare l'antenna sopra la torre dell'acquedotto, vicino alla sua sede. Questa lettera giunge come una doccia fredda e non è difficile intravedere dietro a questo atto, imbastito con leggi e regolamenti, una volontà arcigna nei confronti di RadioErre. Che io ricordi negli ultimi venticinque anni almeno altre tre volte le varie amministrazioni hanno tentato con varie motivazioni di far chiudere RadioErre, ma come si vede oggi il loro intento è stato vano. E' innegabile che una radio che parla delle cose locali e fa parlare di queste a tutti, dia fastidio, a chi preferisce che le cose vengano fatte in silenzio e venga conosciuta solo la verità raccontata ufficialmente dal potere, come è innegabile che lo spirito libero del suo direttore, possa piacere a ognuno di noi a fasi alterne, ma questo non può e non deve significare che per vendetta o astio si deve mettere in difficoltà l'emittente fino a farla chiudere. La libertà di espressione va sempre difesa. Ormai RadioErre è diventata la radio di tutta la città e dei paesi limitrofi, è una ricchezza non solo da mantenere ma da far sviluppare e questo dovrebbe essere l'intento di ogni amministrazione recanatese. Quindi lancio un appello a tutti i cittadini a stare allerta e se necessario a mobilitarsi a difesa di RadioErre ma sopratutto di quello che rappresenta, l'appello è ovviamente rivolto a tutti i miei colleghi consiglieri di adoperarsi affinchè non si commettano errori irreparabili. Giù le mani da RadioErre.