Le riflessioni saranno affidate al responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Roma ed a mons. Vittorio Nozza, responsabile nazionale della Caritas. In apertura a Recanati il vescovo di Macerata, mons. Giuliodori, libererà una colomba di pace ed a Loreto il Presidente della Commissione Lavoro e Pace della Conferenza Episcopale Marchigiana, mons. Orlandoni accoglierà i giovani pellegrini; durante il percorso porteranno le loro testimonianze i rappresentanti di Amnesty International e dell'Unicef ed un missionario marchigiano, che per 40 anni è vissuto nel Congo e racconterà della terribile guerra che tormenta il Paese.
La Marcia della Pace sarà accompagnata dalla fiaccola della pace, proveniente da Gerusalemme ed è organizzata da ACLI, Azione Cattolica, Pax Christi, AGESCI e Missionari Comboniani. La prima marcia fu organizzata nel gennaio del 2000 ed in quella occasione il fondatore del Sermig di Torino, Ernesto Olivero, 9 ragazzi marchigiani 'Artigiani della Pace'.
Don Rino Ramaccioni, l'ideatore della marcia, spiega che "Il papa ha detto che combattere la povertà implica un'attenta considerazione del complesso fenomeno della globalizzazione.
Tale considerazione è importante già dal punto di vista metodologico, perché suggerisce di utilizzare il frutto delle ricerche condotte dagli economisti e sociologi su tanti aspetti della povertà. Il richiamo alla globalizzazione dovrebbe, però, rivestire anche un significato spirituale e morale, sollecitando a guardare ai poveri nella consapevole prospettiva di essere tutti partecipi di un unico progetto divino, quello della vocazione a costituire un'unica famiglia in cui tutti - individui, popoli e nazioni - regolino i loro comportamenti improntandoli ai principi di fraternità e di responsabilità".