Mentre a Recanati il Comitato in Difesa dell’Ospedale “S. Lucia” mette in atto le sue azioni per impedire la chiusura o un ridimensionamento del nosocomio cittadino, dall’altra parte del Musone si vivacizza la lotta del comitato osimano che invece persegue la realizzazione di un Ospedale di Rete per la Bassa Val Musone che i cittadini del territorio attendono da un ventennio, e che negli originari piani di ristrutturazione del servizio ospedaliero elaborati dalla Regione prevedeva in quella sede l’inglobamento dei presidi di Osimo, Loreto e Recanati. Un’ipotesi tuttora mai ufficialmente accantonata dalla Regione.

 

di  Fausto Paesani, Presidente Comitato Pro Ospedale di Rete San Sabino

Il  Comitato  Pro  Ospedale di Rete San Sabino ha promosso un incontro con  i  rappresentanti dei Consigli di Quartiere dei Comuni di Osimo e Castelfidardo,   al   quale   sono   stati  invitati  anche  i  Medici dell'Ospedale  SS.  Benvenuto  e  Rocco di Osimo. Durante il dibattito sono  stati  trattati  diversi  punti riguardanti l'attuale situazione della  Sanità  nel  nostro  territorio. In particolare gli intervenuti hanno  evidenziato come in una realtà artigianale ed industriale, come quella   presente  nel  territorio  di  Castelfidardo  ed  Osimo,  gli Amministratori della Regione Marche si ostinano ancora a non avviare i lavori  di costruzione di un Ospedale di Rete che rappresenta un'opera fondamentale  per tutta la popolazione residente nella bassa Valle del Musone,  a  fronte  di nessun impedimento, né di carattere tecnico, né tanto  meno giuridico. Un altro argomento trattato durante l'assemblea è stata  la Sanità, intesa come Servizio pubblico verso il cittadino, rapportata a realtà nazionali in cui è sopraggiunta la privatizzazione di alcuni Servizi Sanitari. Proprio in questa occasione il Comitato ha inteso  chiarire  ai  presenti  che  la sua posizione è per una Sanità pubblica   e   al   servizio   di   tutti  i  cittadini,  evidenziando particolarmente   alcune  problematiche  strettamente  legate  ad  una eventuale   privatizzazione  della  stessa.  In  particolare  è  stato sottolineato come al fenomeno delle privatizzazioni siano strettamente legate  problematiche come il precariato, la diminuzione del personale impiegato  nei vari Servizi, la fuga verso altri Centri Ospedalieri di
elementi  con  particolari  doti e capacità professionali acquisite in ambito  medico,  il decadimento dei Servizi erogati ai cittadini dalle privatizzate,  a  fronte di un aumento dei costi di convenzione con le Regioni interessate, ed un aumento dei casi di decesso per il fenomeno
definito  molto  semplicisticamente  "malasanità",  legata però ad una effettiva  scarsità  di  personale  e strumentazioni, riscontrabili in molte  strutture  Sanitarie  anche a carattere nazionale. Il Comitato, dopo  aver  consegnato  ai  presenti  un  documento  riassuntivo delle
argomentazioni  espresse (che si allega alla presente), ha ribadito il proprio   impegno   in  difesa  dell'immediato  avvio  dei  lavori  di costruzione  dell'Ospedale  di  Rete  a  San  Sabino  di  Osimo  e per l'integrazione  immediata  dei Primari di ruolo mancanti nell'Ospedale
SS.  Benvenuto e Rocco di Osimo, al fine di continuare a garantirne la funzionalità.
Il   Comitato   Pro   Ospedale  di  Rete  San  Sabino  ha  inoltre partecipato all'assemblea      pubblica      indetta      dalla      C.N.A.     di  Osimo-Castelfidardo-Loreto,   alla  quale  era
presente  anche  il  Dott.  Carmine  Ruta  in qualità di Dirigente del Servizio  Salute  della  Regione  Marche,  mentre  era assente, per la seconda  volta,  l'Assessore  alla  Sanità  della Regione Marche Dott. Almerino  Mezzolani.  Il  Dott.  Ruta  ha ascoltato gli interventi del
pubblico,  compreso  quello  fatto  dal  Comitato che, tra l'altro, ha consegnato   allo   stesso  un  documento  scritto  e  destinato  agli Amministratori  Regionali, il quale recava alcune precise richieste di delucidazioni  sull'attuale situazione di stallo venutasi a creare per
l'Ospedale  di  Rete  a  San Sabino. Il documento del Comitato, tra le altre  richieste,  ripeteva  la  domanda già posta alla Regione Marche oltre  un mese fa, ma dalla quale non aveva mai avuto alcuna risposta, ne  smentita,  ed  esattamente:  -  Gent.mi  Amministratori Regionali,
corrisponde  al vero che, dopo la riunione dell'ultimo Tavolo Tecnico, l'Ufficio  Legale  della  Regione  Marche,  anziché  chiedere all'Avv. Villalta  di  Milano  la  fattibilità della realizzazione del Progetto Sanitario  in  località  San  Sabino  di  Osimo,  ha  posto i seguenti quesiti:
come  si  può  bloccare la costruzione dell'Ospedale di Rete di San Sabino di Osimo; come  revocare  la  Concessione per la costruzione dell'Ospedale di Rete di San Sabino.  A  tale  domanda  il  Dott.  Ruta  non  ha  dato  una  risposta, ma ha rassicurato  tutti i presenti sul suo impegno personale nel cercare di far  partire  il Progetto dell'Ospedale di Rete a San Sabino di Osimo, nel  rispetto  della  volontà e delle esigenze Sanitarie dei cittadini della bassa Valle del Musone. Queste dichiarazioni venivano rilasciate durante  l'assemblea  pubblica ed erano pressappoco le ore 23. Alle ore  07dell'indomani  mattina  un  quotidiano locale riportava un articolo  che  iniziava  con le testuali parole: "Il Project Financing siglato  per l'Ospedale di San Sabino? E' da invalidare, è inadeguato, insomma  non    bene.",  ed  inoltre  ritraeva una foto dello stesso Assessore  alla  Sanità della Regione Marche Dott. Almerino Mezzolani.
Alla luce di quanto sopra riportato, considerato che il quotidiano, di sicuro,  non  viene stampato dopo le ore 23, com'è possibile che un Dirigente  del  Servizio Salute della Regione Marche, nella figura del Dott.   Ruta,  rassicurasse  i  cittadini  partecipanti  all'assemblea
pubblica  e,  quasi  in  contemporanea,  un  giornale locale riportava invece  la  notizia  esattamente  opposta?  I  casi  potrebbero essere essenzialmente  due: o  il  Comitato ponendo, già un mese fa, la domanda sopra riportata aveva  colto  pienamente  nel  segno sul reale incarico che la Regione Marche aveva dato all'avvocato Villalta di Milano, dimostrando in tale maniera  che  in  realtà  è  sempre stata contraria alla realizzazione dell'Ospedale   di   Rete   a  San  Sabino; oppure il cittadino, partecipando all'assemblea pubblica e leggendo
il  suddetto  quotidiano,  può essere portato a pensare che forse, per quanto  riguarda  l'Amministrazione  della  Regione  Marche,  la testa agisce  non  sapendo  ciò  che fa la coda.
 In    ogni    caso   chi   ci   rimettono   sono   sempre   i   soliti cittadini/contribuenti della bassa Valle del Musone. Il Comitato, alla luce  dei  fatti  sopra  esposti, dichiara che continuerà a lottare in tutte  le sedi, anche attraverso incontri ed assemblee pubbliche con i cittadini  del  territorio  interessato  dal Progetto dell'Ospedale di Rete  a  San  Sabino di Osimo, fino a quando non verrà dato l'avvio ai lavori  di  costruzione  del Progetto Ospedaliero, forte del fatto che non  vi  è  alcun reale motivo ostativo alla sua costruzione nell'area già destinata, da ormai dieci anni, per tale utilizzo.