RECANATI – Ancora poche centinaia di metri e sarebbe arrivato nella sua azienda, di lavorazione metallica, nella ZI Squartabue, la GIMA, che gestisce insieme al padre Mario, lo zio Giampieri e ai due suoi fratelli, Marco e Michele. Invece l’impatto con un’auto gli è stato fatale.

Angelo Montanari, sposato, poco più che trentasettenne, padre di un bimbo di pochi mesi (una passione per il judo con il club di Camerano, era cintura nera), procedeva in sella alla sua Suzuki 1000 da Villa Musone alla ZI quando, in prossimità del distributore IP, in via Capodaglio, gli si è parata davanti un’auto, Ford Mondeo, proveniente da Recanati e che si immetteva nell’area di servizio. Il centauro, uscendo da una semicurva non ha visto l'ostacolo se non all'ultimo.

L'esatta dinamica è al vaglio della Polstrada.

L’impatto, verso le 8, è stato violentissimo con l’auto semidistrutta sulla fiancata e  che è finita dentro l’area di servizio mentre la moto ha arrestato la sua corsa senza guida sul cordolo del marciapiede opposto alla corsia di marcia che seguiva.

Il corpo di A. M. riverso sull’asfalto. Immediati i soccorsi sia da terra con due ambulanze del 118 che con l’eliambulanza.

Poco lontano il conducente dell'auto, E. S., un recanatese, attonito, ha seguito le operazioni di soccorso. Egli stesso anni fa è scampato ad un drammatico incidente stradale di cui è stato vittima e i cui segni sono ancora visibilissimi.

I rianimatori degli equipaggi sanitari hanno operato a lungo per rianimare il centauro mentre sul posto giungevano i due fratelli nella disperazione.

Purtroppo le lesioni sono risultate fatali per lo sfortunato imprenditore.

Traffico bloccato e deviato su una stradina laterale.