Nota del comune
Una lettera autografa di
Giosuè Carducci alla contessa Paolina Leopardi datata agosto 1857, la bozza del
saggio “Le tre canzoni patriottiche” di Giacomo Leopardi, le considerazioni di
Carducci sulla poesia del grande recanatese. Sono solo alcune delle
testimonianze che il pubblico può ammirare nella sala antistante l’Aula magna
del Palazzo comunale. Il Comune, il Centro Nazionale Studi Leopardiani, il
Centro Mondiale della Poesia e Casa Leopardi hanno organizzato una mostra
unica, dedicata a “Leopardi e Carducci”, che sarà visitabile fino a sabato
mattina e che ha già ricevuto attestazioni e valutazioni molto positive. I
primi a visitarla sono stati i cittadini accorsi mercoledì pomeriggio nel
Palazzo comunale per un convegno che ha celebrato il doppio anniversario dei
cento anni dalla morte di Carducci e il 70 anni dall’istituzione del Centro
nazionale studi leopardiani. Un pubblico di specialisti, ma anche giovani e
semplici cittadini appassionati di letteratura si sono ritrovati in Aula magna
per seguire gli interventi di Emilio Pasquini, ordinario di letteratura
italiana all’Università di Bologna, che ha parlato di “Giosuè Carducci nel
primo centenario della morte: il suo Leopardi” e di Fabiana Cacciapuoti,
componente del comitato scientifico del Cnsl che ha svolto una relazione sul
tema “Il Centro nazionale studi leopardiani: immagini per una storia”.
Il sindaco Fabio Corvatta, che ha portato, insieme alla contessa Anna Leopardi e al professor Lucio Felici, coordinatore del comitato scientifico del Cnsl, i saluti alla platea, ha espresso soddisfazione per la partecipazione e ha fatto un importante annuncio. “Il comune di Recanati, la Biblioteca nazionale di Napoli e il Centro nazionale studi leopardiani, in accordo con Casa Leopardi, hanno dato la propria disponibilità a partecipare, anche economicamente, al progetto inoltrato al Ministero dei Beni Culturali che prevede la digitalizzazione delle opere leopardiane conservate a Napoli. La trasformazione in formato digitale e la messa in rete dei documenti del Poeta renderà uno straordinario patrimonio, formato da autografi, raccolte e pubblicazioni, accessibile a tutti. Crediamo profondamente in questa iniziativa e speriamo nella partecipazione e adozione del progetto da parte del Ministero, che in questo senso ci ha incoraggiato”.