E sulla lite, sfociata nell'aggressione nei riguardi dei titolari del bar, Pierino e Mattia Luchetta, rispettivamente padre e figlio, e nella moglie del primo, Lucia Sella, il Sabbatini, difeso dagli avvocati Maggini e Froldi, ha detto di non ricordarsi nulla. Il giudice ha rinviato il processo a febbraio del 2008. Se la ricordano bene invece quella serata i titolari che portano addosso ancora i segni dell'aggressione e che stanno contando anche i danni subiti dal bar contro cui si è scagliata inizialmente la furia del Sabbatini che si era recato nel bar reclamando il pagamento di presunti crediti nei suoi confronti.
Stando al rapporto dei carabinieri non è stato per nulla semplice neanche per loro ridurre alla ragione l'uomo che si è scagliato anche contro i militari e il mezzo con cui erano giunti. Le ferite patite dal Sabbatini, su cui i suoi stessi legali hanno chiesto chiarezza, sarebbero riconducibilli alla colluttazione con i militari dell'Arma, un'operazione resa complicata dalla reazione sproporzionata dell'uomo, in evidente stato di superalterazione.