La Giunta Regionale ha individuato la località Aspio del Comune di Camerano come l’area destinata a ospitare, in un unico complesso, la sede dell’Inrca – Agenzia nazionale per l’invecchiamento e l’ospedale di rete dell’area metropolitana a Sud di Ancona.
Con questo atto tramonta la possibilità di realizzare un ospedale in territorio di Loreto, zona Acquaviva, avanzata dal sindaco della città mariana e che aveva trovato molti sostenitori anche a Recanati per garantire un servizio sanitario di rilievo in caso di declassamento del "S. Lucia".
La decisione è stata assunta oggi dall’esecutivo – su proposta dell’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani , dopo gli incontri avuti con le amministrazioni comunali, la maggioranza delle quali favorevoli alla scelta di Camerano.
La scelta è caduta sull’Aspio di Camerano in quanto l’area – viene riportato nella deliberazione - è “ottimamente servita in infrastrutture viarie, mezzi di trasporto e reti tecnologiche; è priva di vincoli ambientali e paesaggistici, con destinazione agricola; risulta idonea sotto l’aspetto idrogeologico; ha dimensioni regolari (rapporto tra lunghezza e larghezza), con la parte bassa pianeggiante (4-5 ettari) e l’altra in pendenza (15 ettari)”.
L’assessore Mezzolani ha ribadito che l’ipotesi prospettata da alcune amministrazioni locali, di realizzare due distinte strutture ospedaliere per l’Inrca e per l’ospedale di rete, è in contrasto con le indicazioni del Piano sanitario e con gli indirizzi del ministero della Sanità, che non ne consentirebbe il finanziamento.
L'accorpamento dell'Agenzia Nazionale per l’invecchiamento con le funzioni di ospedale di rete assicurerà, inoltre, la presenza di servizi di base per le popolazioni residenti nel bacino di utenza a sud di Ancona, in particolare per quanto riguarda la presenza del pronto soccorso e degli impianti diagnostici.
Il sito scelto, posto all’uscita del casello autostradale A14 Ancona Sud, garantirà, infine, la massima raggiungibilità della nuova struttura, sia da nord che da sud d’Italia.