Nota del Comitato Difesa Ospedale “S. Lucia”
Dopo un breve periodo di attesa senza evoluzioni di rilievo, il Comitato per la Difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati ritorna con forza e determinazione a far sentire la sua voce riguardo la situazione del Santa Lucia.
Il Comitato intende chiarire ancora una volta il proprio ruolo e il fine che si è prefisso sin dall’inizio della sua costituzione e cioè la difesa e soltanto la difesa del nosocomio recanatese, il quale è estremamente necessario ed indispensabile per garantire servizi ed emergenze a tutti gli utenti del territorio.
Il Comitato non intende prendere posizioni in merito a futuri assetti di eventuali ed ipotetici ospedali, tali decisioni e responsabilità spettano agli amministratori ed ai politici.
Da due anni le nostre richieste sono sempre le stesse e cioè quelle più volte presentate e discusse con tutti gli amministratori della sanità regionale attraverso la consegna di un documento. Nello specifico: l’assunzione dei Primari alle U.O. di Medicina e Chirurgia di Recanati, maggiori posti letto per la lungodegenza, l’attuazione immediata della convenzione con l’Università di Ancona per gli interventi in laparoscopia (la quale ci risulta essere ferma per la mancanza di una firma), maggiore presenza a Recanati del Primario di Ostetricia e Ginecologia, un efficiente Punto di Primo Intervento, il potenziamento della radiologia (esempio della TAC,….), il potenziamento del Laboratorio Analisi con l’assunzione di tecnici e di almeno un’amministrativa per la riduzione delle file in accettazione.
Ci preme dire che il gran numero di prestazioni annuali e la piena occupazione di tutti gli ottanta posti letto, dimostrano che il Santa Lucia funziona a pieno ritmo, tutto questa grazie anche alla professionalità, preparazione ed umanità di tutto il personale medico, paramedico ed infermieristico che seriamente vi opera.
Naturalmente come cittadini-utenti, rifiutiamo ogni tentativo di svilimento del pubblico per favorire interessi privati.
Pertanto il Comitato continuerà la sua battaglia senza esclusione di colpi, finchè finalmente chi di dovere aprirà gli occhi e si renderà conto che questo dimenticato territorio ha bisogno del suo ospedale, efficiente e funzionante, perché altrimenti la popolazione ne sarebbe gravemente penalizzata.