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Con il mese di settembre riprende, dopo la pausa estiva, l¹attività di Laboratorio Recanati che intende ripartire con un confronto di idee su un documento che è stato fatto circolare in questi giorni. Per discuterne è stato previsto un direttivo allargato che si terrà martedì 16 settembre alle ore 21.15 presso la sede di via Venieri 4. Tutti gli iscritti sono invitati a partecipare e a dare il loro contributo.

Il documento.

LABORATORIO RECANATI

Bilancio e prospettive

1. Le elezioni europee e le elezioni amministrative locali del 2004 hanno segnato la nostra nascita. Le elezioni europee compaiono ogni 5 anni come una “meteora”. Per dare continuità alla “dimensione europea” abbiamo pensato di dare all’associazione questo orizzonte culturale e di renderlo visibile con la sigla “EURECA” (Europa-Recanati) e con il Comitato di Presidenza formato da autorevoli parlamentari europei. Le elezioni amministrative locali del 2004, con la secca sconfitta del Centro-sinistra, hanno evidenziato l’esigenza di ricostruire l’identità culturale e programmatica di tale schieramento attraverso un lavoro di approfondimento e di confronto, offrendo un luogo e delle occasioni per la riaggregazione di forze disperse e deluse. Di qui Laboratorio Recanati come “associazione culturale per la partecipazione politica”. Inoltre in quel periodo si stava ricostruendo, dopo la sconfitta del 2001, lo schieramento di Centro-sinistra a livello nazionale. Emblematica la nostra visita alla “Fabbrica del programma” a Bologna.

2. In questi quattro anni (l’idea dell’associazione è nata durante l’estate 2004) le iniziative che abbiamo promosso hanno “onorato” tale impostazione e tali finalità. Le assemblee-dibattito hanno rappresentato per il popolo del Centro-sinistra un punto di riferimento stabile e autorevole in una fase di difficoltà e di quasi assenza delle forze politiche. L’iniziativa sull’urbanistica e il paesaggio ha avuto un’importante proiezione regionale (abbiamo promosso insieme ad altre associazioni il Coordinamento Regionale per la Tutela del Paesaggio ed abbiamo espresso il portavoce: Franco Frapiccini). Sono state inoltre sperimentate nuove modalità di comunicazione politico-culturale (cinema, musica). Con lo svolgimento delle recenti elezioni politiche (che hanno sconvolto la geografia politico-parlamentare ed hanno visto una netta vittoria del centro-destra) e l’avvicinarsi delle elezioni amministrative locali e delle elezioni europee si chiude un ciclo, una fase per la nostra associazione.

3. Le elezioni amministrative locali (comunali e provinciali 2009) ci costringono a distinguerechiaramente la dimensione associativo-culturale (propria di Laboratorio Recanati) e la dimensione politico-elettorale (propria dei partiti e degli altri soggetti che scelgono questo terreno di iniziativa). Lo sbocco del lavoro di questi 4 anni non deve essere la partecipazione diretta dell’associazione alle elezioni ma la valorizzazione di alcuni contenuti prioritari ed irrinunciabili (primi fra tutti gli obiettivi della qualità culturale ed urbanistica della città e della tutela del paesaggio). Ciò non esclude l’impegno politico-elettorale diretto degli aderenti all’associazione ma esso deve avvenire a livello individuale nei soggetti che si presentano alle elezioni, mentre all’associazione Laboratorio Recanati in quanto tale “compete” un’iniziativa autonoma sui contenuti programmatici.

4. La nuova fase, caratterizzata da una svolta a destra negli orientamenti culturali e politici (rigurgiti di razzismo e di xenofobia, vittoria del centro-destra in Italia e a Roma) e da una crisi profonda del centro-sinistra (tutto da ricostruire e da reinventare), richiede una battaglia delle idee e un lavoro culturale che vadano in “profondità”, per riuscire a capire il presente e a pensare il futuro senza ideologismi e volontarismi. Nel “nostro piccolo” le ragioni fondative di Laboratorio Recanati risultano rafforzate e il compito che è chiamato a svolgere risulta più complesso e difficile. E’ un duplice compito: a) incidere sulle scelte programmatiche dei partiti e delle istituzioni; b) incidere sugli stili di vita, suicomportamenti sociali e sulla cultura di massa dei cittadini. Un lavoro culturale collegato alla concretezza del territorio. Un lavoro culturale radicato nelle tante “casematte” in cui si organizza la famosa società civile ( mondo del lavoro, scuola, famiglia, tempo libero). E’ un lavoro che comporta l’accentuazione della connotazione culturale della nostra associazione e il coinvolgimento nell’attività di nuove forze.

5. Alcune possibili linee di lavoro: Nuove modalità della comunicazione politica (cinema, musica, presentazione di libri,rapporto tra media e partecipazione politica);buone pratiche per la qualità della vita e del paesaggio (alimentazione, raccolta dei rifiuti,

traffico, pulizia della città, risparmio di suolo, verde…); controllo e vigilanza sulle trasformazioni urbanistiche e del territorio (per una conoscenza puntuale della propria città); la cittadinanza europea (prima e dopo le prossime elezioni europee conferenze su temi specifici a forte valenza culturale).