RECANATI – Durante la visita ufficiale di mons. Nazareno Marconi, c’è stato un simpatico siparietto, che ha destato la curiosità del cronista, relativamente ad una busta con le insegne del comune, che il sindaco ha consegnato al neo Vescovo diocesano.

E’ accaduto che durante la cerimonia in Aula Magna, un gruppo di giovani disabili abbia fatto dono a mons. Marconi di un quando, ispirato alle opere di Modigliani. Un dono graditissimo da parte del prelato che è rimasto molto colpito dalla maestria dei ragazzi del Centro Diurno.

Non si sa come, ma una busta con dentro una lettera, di cui si ignora il contenuto, che il sindaco Fiordomo ha consegnato a mons. Marconi, è stata infilata in un angolo del quadro.

Ad un certo punto questa lettera non si trovava sul tavolo dove era stata lasciata, mentre faceva bella mostra di se su quell’angolo, sotto il vetro del quadro (comunque ben custodita), appoggiato su una delle poltrone del tavolo d’onore della presidenza.

Ci doveva essere qualcosa di molto importante in quella busta per provocarne una immediata, seppur discreta, ricerca.

La busta è stata prontamente tolta da sotto il vetro e riconsegnata al Vescovo che l’ha gelosamente custodita tra le sue mani.

Cosa c’era di tanto importante in quella lettera?

Il sindaco non ha risposto alla domanda che gli abbiamo posto alimentando il sospetto che si tratti di un invito ufficiale a Papa Francesco, e di cui mons. Marconi sarà latore in Vaticano. Non è un segreto infatti che da tempo il sindaco si stia adoperando per avere a Recanati la presenza del Pontefice cui ha già rappresentato la città custodire le spoglie di Papa Gregorio XII e quelle del Bobadilla, co fondatore dell’ordine religioso di appartenenza del Papa, insieme a testimonianze religiose uniche custodite nel Sancta Santorum della Cattedrale.

Riordinando le foto della cerimonia per il nostro archivio, è balzata fuori l’immagine del quadro con la busta, e ci siamo ricordati del curioso episodio.

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