E' stato fissato l'incontro per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera a Sud di Ancona fra i tutti i sindaci dei Comuni interessati per il 4 settembre prossimo, in Regione. Sono stati convocati i comuni di Ancona, Camerano, Loreto, Osimo, Sirolo, Numana, Castelfidardo e Offagna.

Il contenuto dell’incontro verterà sulla localizzazione del nuovo ospedale visto che nelle precedenti riunioni si è condivisa la scelta strategica di realizzare un’unica struttura nell’area metropolitana a sud del capoluogo Ancona.
Tutto ciò in coerenza con le indicazioni nazionali e per affrontare in modo organico problematiche strutturali quali quelle collegate alla mobilità passiva, alle liste d’attesa, alla fragilità della terza età ed altri nodi tematici sociosanitari.
E’ evidente che per completare il percorso avviato sull’Accordo di Programma con il Ministero della Salute, diventa indispensabile procedere con estrema urgenza e massimo senso di responsabilità nella scelta del sito, per poter avviare in tempi brevi le procedure di gara.

Nei giorni scorsi, intervendo sulla stampa, il sindaco Corvatta aveva espresso perplessità sull’ipotesi di un nuovo nosocomio in località Acquavia (tra Loreto e Castelfidardo) che stava trovando diversi consensi anche a Recanati. Tantomeno sull’ipotesi di un ospedale nella zona Aspio.

In una dichiarazione Corvatta, preso atto del fallimento dell’ipotesi originaria di San Sabino ad Osimo e di una serie di intenti per individuare ad Acquaviva la nuova localizzazione, aveva detto che “fermiamoci qui, perchè dopo questo non c’è uno straccio di progetto nè di finanziamento. Oggi dire facciamo l’ospedale ad Acquaviva significa vuol dire andiamo sulla luna. Osimo deve digerire intanto il fatto che non si fa più a San Sabino e dubito che sia d’accordo a farlo ad Acquaviva. Poi bisogna trovare un finanziamento pubblico che non è previsto da nessuna parte visto il grosso disavanzo regionale. Stiamo con i piedi a terra e a non facciamoci sfuggire il presente perché per realizzare un ospedale nuovo servono almeno vent’anni e da qui a vent’anni quali saranno i servizi sanitari da mantenere o da realizzare a Recanati? E’ su questo che intanto dobbiamo impegnarci.”