Ecco il testo dell’articolo, ricordando che chi fosse interessato può rivolgersi alla sede provinciale dei VV.FF. nel quartiere di Santa Croce a Macerata.
Dal Resto del Carlino
Pronti per ogni emergenza, dall’apertura di una porta bloccata al soccorso negli incidenti stradali, senza dimenticare gli incendi, di boschi in montagna, di industrie chimiche o di teatri storici. E capaci, come è successo durante l’emergenza terremoto, di dare tranquillità anche solo con la loro sicurezza e disponibilità.
I vigili del fuoco sono una risorsa preziosa. Ma in provincia il loro servizio è più complicato per due ostacoli: una caserma centrale troppo piccola e una carenza di personale arrivata ormai a 25 unità. In questa situazione i due nuovi distaccamenti misti (di vigili effettivi e di discontinui, assunti per periodi limitati) a Tolentino e Visso spesso sono chiusi, quando le ferie, le malattie o i corsi creano qualche vuoto di personale.
Ma il nuovo comandante ha già qualche idea per potenziare il numero di uomini in servizio: ad esempio, portare i vigili di Visso a Tolentino.
"Purtroppo è vero — ammette il nuovo comandante provinciale Giampietro Benedetti —. In provincia abbiamo 182 uomini, ma tra capi reparto, capi servizio e vigili mancano 25 persone. Il ministero degli Interni ha stanziato i fondi per 1.200 nuove assunzioni, ma considerato che il fabbisogno a livello nazionale è di 3.500 unità, è chiaro che la carenza di organico è destinata a durare".
Quali sono le soluzioni possibili?
"L’unica soluzione è puntare di più sul volontariato. In piccoli Comuni
come Matelica, San Ginesio o Recanati si potrebbero aprire distaccamenti di
volontari, come quello di Apiro che, dopo un corso di formazione, possano
svolgere gli interventi più semplici. Al nord è un modello molto diffuso. Forse
qui servirebbe una maggiore cultura del volontariato".
Al di là dei nuovi distaccamenti,
resta il problema che a Tolentino e Visso spesso sono costretti a chiudere per
mancanza di persone.
"Quei distaccamenti sono stati previsti quando l’organico era al completo.
A questo punto la soluzione è solo una. Sia a Tolentino sia a Visso sono in
servizio complessivamente 16 effettivi e 8 discontinui; visto che con qualche
assenza salta la possibilità di avere il numero minimo di personale in servizio
per ciascun turno, si potrebbe trasformare Visso, che fa in media un intervento
al giorno, in un distaccamento di soli volontari, come Apiro, e trasferire i
sedici effettivi da lì a Tolentino, che così avrebbe meno difficoltà".
E’ una soluzione percorribile?
"Per prima cosa ne devo parlare con i sindacati, cosa che ho intenzione di
fare appena finito il periodo delle ferie. Poi dovrà essere il ministero a
decidere la trasformazione del distaccamento. Infine, a Visso si dovranno
trovare i volontari disposti a svolgere questo servizio".
Per quanto riguarda la sede invece
i lavori sono imminenti.
"La Provincia ha trovato 700mila euro, da usare per l’adeguamento sismico.
In parte saranno usati anche per demolire il corpo di destra della caserma e
ricostruirlo, realizzando un edificio a tre piani come quello centrale, e
riuscendo così a trovare spazio per magazzini, autorimesse e uffici, che oggi
sono del tutto insufficienti. I lavori dovrebbero iniziare a fine anno"