Nota di Sinistra Democratica
Aprire e chiudere strutture sembra diventare un gioco estivo per riempire queste afose giornate di luglio.
Gli scorsi anni tutto in consiglio comunale a difendere l'ospedale di Recanati, quest'anno una parte della maggioranza (An, Udc, Lista Civica Recanati) che dice che oramai l'ospedale può essere chiuso.
Prendiamo atto e con forza diciamo a tutti i recanatesi (e tutti quelli che usufruiscono della nostra struttura) che secondo noi l'ospedale di Recanati non deve essere chiuso. Da diverso tempo abbiamo sempre posto l'attenzione su questa nostra struttura che deve essere al passo con i tempi, che non debba creare doppioni con Civitanova o con ipotizzati ospedali vicino (vedi Loreto e Osimo) che però non fanno parte della stessa zona di competenza.
Crediamo che l'ospedale di Recanati debba essere una struttura dove devono rimanere aperti reparti dove fino ad oggi l'efficienza e il servizio sono stati una garanzia per il cittadino, mettendo in prima fila un reparto di pronto soccorso all'avanguardia in grado di intervenire in tempi brevi e dirottare i casi più gravi negli ospedali dove le competenze sono più elevate, se non essere dotato di una propria rianimazione per abbattere i lunghi tempi di trasferimento verso Civitanova, Macerata o Ancona.
Crediamo che il Dott. Morosini debba continuare nella sua opera di riorganizzazione della zona 8, cercando di creare per ognuno dei due nosocomi attivi sul territorio reparti specializzati per le varie tipologie di interventi.
Il caos della sanità non è dato dal personale operativo che ogni giorno assiste il paziente, ma da tutti gli interessi politici ed economici che ne girano intorno.
Sinistra Democratica è altresì conscia che il maggior rigore cui dovranno andare incontro le aziende sanitarie contempla a partire dal 2010/2011 una riduzione dello standard dei posti letto e del personale, dati che dovranno essere indicati da un’intesa vincolante fra stato e regioni per potersi garantire l’accesso al finanziamento integrativo.
Arrivare a quella scadenza con un ospedale “S. Lucia” con le attuali condizioni potrebbe significare la fine del nosocomio e la privazione di un punto sanitario di riferimento per 22.000 abitanti a vantaggio di una sede, come Civitanova “distante” in tutti i sensi dalla realtà recanatese.
Per questo Sinistra Democratica, pur ribadendo la necessità di mantenere attivo, potenziato e specializzato il “S. Lucia”, guarda anche con interesse, senza chiusure politiche preconcette, all’ipotesi di un nuovo presidio da realizzarsi tra Loreto-Recanati-Castelfidardo, così come ipotizzato dal sindaco di Loreto, capace di essere raggiunto in 5’ d’auto da tutti.
Ribadiamo: sarebbe l’estrema soluzione per garantire ai nostri concittadini un riferimento ospedaliero “vicino” e non “lontano”.
Per questi motivi Sinistra Democratica Recanati aprirà un confronto con i comitati della bassa Val Musone che difendono i propri presidi o avanzano proposte, al fine di esercitare una propria iniziativa politica che ponga comunque il cittadino come primo referente.