Ammonta a 30.000 euro la richiesta di indennizzo chiesta al comune di Recanati da parte di un suo ex dirigente, la ragioniera capo Fernanda Nebbioli, che sostiene la somma dovuta per avere continuato a svolgere la sua attività per altri sei mesi dopo che era andata in pensione, nel gennaio del 2003.

Perché la richiesta di questo indennizzo? La Nebbioli sostiene attraverso i suoi legali di avere continuato a lavorare per il comune altri sei mesi per istruire nelle proprie mansioni la nuova ragioniera capo.

Il comune, che ha anche tentato una conciliazione con la Nebbioli, non nega che la sua ex dirigente abbia lavorato altri sei mesi in comune, ma sostiene che ciò si inquadrava in un desiderio della dirigente di collaborare volontariamente al passaggio delle consegne.

Non la pensa così la Nebbioli che ritiene quel periodo una consulenza e come tale deve essere retribuita, partendo da una base di 30.000 euro, più rivalutazione del credito dal 2003 e interessi legali. La parola ora passa al Magistrato del Lavoro.