Di Silvano Scavella, presidente AN Recanati

In politica, decoro, educazione e senso civico, almeno a parole, non mancano mai. L’abuso di queste parole ha però portato i cittadini a percepirle come una maschera, come qualcosa che serve più a coprire ciò che si fa che ad ispirarlo. Gli sforzi significativi dell’amministrazione comunale per mantenere Recanati, città pulita, sono spesso vanificati dal comportamento disattento ed irriguardoso verso il bene pubblico di molti individui, gli stessi che poi sistematicamente mugugnano e pagano di tasca propria la pulizia e la rimozione di ogni sorta di rifiuto abbandonato per le strade o negli spazi adibiti a verde pubblico. Vogliamo la città più pulita ? Iniziamo a dare multe salate a coloro che sporcano e rendiamole note in modo che l’opinione pubblica ne sia informata a scopo deterrente. Ci troviamo di fronte a due città distinte e contrapposte, la prima rappresentata da quei cittadini attenti e virtuosi  che fanno di tutto per offrire il loro contributo per mantenere pulito il proprio angolo di città. La seconda, per fortuna minoranza, rappresentata dai  maleducati e dagli incivili arroganti  identificabili in una sorta di “familismo amorale” che pensano:- “ fregatene degli altri e comportati come se tutti gli altri si comportassero in questo modo”. Chi sono costoro ? Sono diversi frequentatori di pub e birrerie  che a causa del loro sistematico delirio da intruglio alcolico, a notte inoltrata, trasformano quei luoghi in zone off limits, strade, piazzali e giardini in bianche distese di piatti e bicchieri di plastica,  bottiglie rotte e cloache a cielo aperto, dove i rivoli di urina e vomito si confondono con quelli della birra stracannata in eccesso. Si è creata in questi ultimi trent'anni, una sorta di rassegnata e sostanziale tolleranza verso queste bassezze bettolaie accompagnata da  un’equivoca mentalità  iperbuonista che pensa sia poi compito della municipalità, occuparsi di raccogliere ogni sorta di rifiuto e ripulire ogni eccesso di umana gastro-schifezza. Sono gli idioti spruzzatori di scritte sgrammaticate e ghirigori che godono dell’atto stesso e dello sfregio sui muri della nostra città infischiandosene altamente del decoro pubblico e dell’universalità della città della poesia e del bel canto. Sono i fumatori incalliti che abbandonano carte e cartine dei pacchetti di sigarette appena acquistati, per non parlare delle migliaia di mozziconi onnipresenti su ogni strada e su ogni  marciapiede. Sono alcuni padroni di cani che invece di lordare il proprio ingresso, la propria fioriera o il proprio giardino, pensano bene di utilizzare  quello pubblico dove poi vanno a giocare, ignari e curiosi bambini. Ne consegue che queste feci, non sono raccolte ma rimangono a vista a dimostrazione della mancanza d'educazione di persone che infrangono la legge, insozzano la città, mettono in crisi il Comune e gli stessi concittadini che finiscono per calpestare, nonostante i continui slalom, quegli scivolosi e nauseabondi " regalini ". Guai poi a riprenderli ! Ti maledicono per l’eternità. Sono infine i distributori di pubblicità che abbandonano pacchi di locandine per le nostre strade, attaccano ovunque le loro proposte commerciali invadendo ogni cassetta postale. Riteniamo che sia giunto il momento di porre mano al vecchio regolamento di igiene pubblica  per rispondere con fermezza a queste degradanti emergenze. Regole semplici, chiare e decise da far rispettare con determinazione e risolutezza da parte della polizia urbana. Bastano pochi mesi per far capire ad ogni potenziale “inquinatore” che il clima è cambiato davvero e che se sbagli, paghi e caro. Il senso civico va recuperato senza indugio ed al di là di ogni inopportuna e strumentale demagogia politica. Il senso civico va re-insegnato per far sì che abbracci il senso di appartenenza e di responsabilità della cosa pubblica, il sentirlo come parte di noi, senza deleghe e rimboccandosi ognuno le proprie maniche. La città come casa tua, è questo il concetto che vorremmo fosse fatto proprio e condiviso da noi tutti, primi a lamentarci e primi magari a sporcare. Vogliamo essere orgogliosi di essere recanatesi e l’amore per la nostra città deve iniziare dal decoro, dalla pulizia e dal rispetto di ogni spazio comune.