E’ nel ricordo di Raimondo Guzzini, imprenditore recanatese e personaggio di spicco nel panorama nazionale che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 21 luglio, nell’Aula magna del Palazzo comunale, un incontro organizzato dall’Amministrazione civica e dalla famiglia Guzzini.
Raimondo Guzzini perdeva la vita il 21 luglio di trenta anni fa in un incidente stradale. Aveva cinquant’anni. La sua scomparsa fu un evento tragico che colpì non solo la sua famiglia ma tutta la comunità recanatese e quelle aziende del Gruppo Guzzini allo sviluppo delle quali - unitamente ai suoi fratelli - aveva dedicato grande energia.
Il Comune di Recanati ha ritenuto doveroso riconoscere pubblicamente il rilevante contributo di Raimondo Guzzini organizzando, insieme con la famiglia, una cerimonia nel Palazzo comunale; un momento toccante nel quale, oltre a tracciare un ricordo di questo straordinario imprenditore, sono state annunciate le iniziative dedicate alla sua memoria e in programma nel prossimo autunno.
In una sala gremita di familiari, amici e persone vicine alla famiglia Guzzini, hanno preso la parola il sindaco Fabio Corvatta, il Presidente della FIMAG - Gruppo Guzzini Giuseppe Guzzini, e la moglie di Raimondo Giuseppina Galdi Guzzini,.
Il primo cittadino di Recanati, nell’aprire la commemorazione ha annunciato la decisione della giunta comunale di intitolare una via della città a Raimondo Guzzini.
Una decisione che si concretizzerà nel corso di una cerimonia in programma in autunno. “Abbiamo ritenuto doveroso tributare questo omaggio – ha sottolineato il sindaco Corvatta – e dare un segno tangibile al ricordo di un personaggio recanatese che ha contribuito in maniera determinate al progresso della comunità, operando in molteplici ambiti. Raimondo Guzzini è intervenuto con intelligenza nel dibattito politico in anni importanti per la nostra storia, e tutti lo ricordano come un imprenditore illuminato e lungimirante, capace, con le proprie intuizioni, di gettare le basi del successo delle aziende della famiglia Guzzini. I suoi interessi spaziavano in vari campi, in ognuno dei quali sapeva distinguersi. Fino all’ultimo incarico, che ricoprì con responsabilità e capacità fino alla morte improvvisa, come Presidente della Cassa di Risparmio di Macerata”.
Il Presidente Giuseppe Guzzini ha ringraziato il Sindaco e i presenti a nome della Fimag e di tutti i componenti della famiglia Mariano Guzzini.
Nell’accogliere con grande onore la futura intitolazione di una via della città di Recanati in memoria di Raimondo, Giuseppe Guzzini ne ha ricordato il ruolo determinante nella storia delle imprese del Gruppo Guzzini: “il suo impegno ha contribuito in maniera forte allo sviluppo e alla diversificazione delle nostre imprese e ci ha accompagnato nel passaggio dall’iniziale settore dei casalinghi, a quello della illuminazione e del bagno. Raimondo credeva nel valore della marca, nell’importanza della riconoscibilità di un’azienda e fu il primo a vedere nel design una scelta strategica vincente. Questo suo intuito, questa sensibilità ci portò ad essere i primi nelle Marche ad attivare collaborazioni con designer italiani e stranieri e a diventare modello per tante altre realtà industriali del tempo”.
Profondamente commosso invece il ringraziamento arrivato dalla moglie, Giuseppina Galdi. Un ringraziamento che abbracciava quanti presenti in sala, che lasciava emergere l’uomo, il padre, l’amico che Raimondo era stato. “Sono stata felice allora e sono felice oggi nel ricordare i suoi grandi valori umani. Mio marito aveva un gran cuore. Era amico di tutti ed era sempre pronto, per quanto possibile, a soccorrere ed aiutare gli altri”.
Ecco infine la serie di iniziative pensate per mantenere vivo il suo ricordo. Si uniranno al Trofeo sportivo destinato al miglior giovane giocatore del Torneo Guzzini Challenger (consegnato a Giacomo Miccini in occasione dell’ultima edizione) un convegno sulla cultura d’impresa con un primo appuntamento a Milano, nel Museo del Design e poi a Recanati, e un volume fotografico che percorre la storia imprenditoriale della famiglia di Mariano Guzzini.