Dopo che la giunta regionale ha dato il via ilbera alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione del metano progettato dalla Gaz de France al largo di Scossici si anima il dibattito e ad intervenire sono gli amministratori di Portorecanati secondo i quali la questione è affrontata polemicamente dal lato sbagliato.rigassificatore.jpg

“Primo perchè il rigassificatore non è a Porto Recanati ma a 30 km dalla costa –spiega Rosalba Ubaldi, vice sindaco del centro rivierasco-; secondo perchè il metano, ove si verificasse qualche perdita nel rigassificatore, non rappresenterebbe una minaccia diretta alla citta  perchè, essendo un gas, si disperderebbe nell’aria provocando al massimo un  di odore sgradevole; terzo perchè trattandosi di una struttura mobile non comporterebbe problemi per la sua rimozione e non lascerebbe segni evidenti della sua passata presenza. Il problema semmai è  un altro e cioè che l’Italia, dipendendo in larghissima parte dall’estero per l’approvvigionamento energetico, metano compreso, ha necessità  di costruire sul proprio territorio sistemi di trasporto e di distribuzione tali che accorcino tempi e costi della materia prima. Il sistema in oggetto interessa direttamente Porto Recanati soltanto per poche centinaia di metri, quelli che vanno dalla riva alla stazione contatore che dovrebbe essere realizzata all’interno di Scossicci e che metterà  in collegamento le tubature da 28 pollici che dal rigassificatore immetteranno il metano in rete, cioè nel collettore di distribuzione (proprietà  Snam) della cosiddetta dorsale appenninica nazionale che va da Ravenna a Vasto. Per parte nostra, abbiamo chiesto, ove il progetto andasse in porto, che si rispettino requisiti di massima sicurezza, con verifiche sistematiche della stessa  e di attento controllo sulle attività  che si svolgono a terra, con appropriata zona di rispetto a nord e a sud delle tubazioni e della centralina, e con il minimo di impatto ambientale. Per tutto questo abbiamo ottenuto lo spostamento molto più ad ovest della stazione a terra, prevista inizialmente più vicina al mare”.