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Per iniziativa dei gruppi consiliari regionali di Sinistra Democratica e Rifondazione Comunista è stata presentata la sotto riportata interrogazione sulla questione della Superstrada Val Potenza che attraverserà anche il territorio di Recanati.

Al Presidente del

Consiglio Regionale

SEDE

 

Oggetto: interrogazione a risposta orale in merito al progetto di realizzazione dell’Asse stradale “Val Potenza”  Provincia di Macerata.

 

Premesso che :

- la Provincia di Macerata, con atto di Giunta n° 366 del 14 luglio 2006, e di Consiglio, n° 42 del 24 luglio 2006, ha deliberato gli indirizzi di massima ai fini della realizzazione del nuovo asse stradale della “Val Potenza”;

- il progetto prevede il collegamento tra Villa Potenza e Porto Potenza Picena con un nuovo tracciato rispetto alla s.p. 571  “Helvia Recina” lungo la vallata del Fiume Potenza;

- l’asse stradale progettato viene denominato “Asse autostradale Val Potenza” in quanto ha le stesse caratteristiche di quelle autostradali (due corsie e la corsia d’emergenza per ogni verso di marcia) e verrà realizzata in sopraelevata;

- nel progetto è previsto un primo stralcio che costituisce un lotto funzionale per snellire il flusso veicolare sul nodo stradale di Villa Potenza che successivamente si collegherà all’asse stradale in parola ;

 

Preso atto che:

-dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia (PTCP) di Macerata si rileva quanto segue:

- nell’ art. 67 – indirizzi progettuali per la bassa valle del Potenza - per la strada s.p. 571  “Helvia Recina” è previsto un ammodernamento;

- nell’art. 10 vengono riconosciute alle strutture ambientali complesse, tra cui il corridoio ecologico “Potenza”, un ruolo di particolare rilievo in considerazione della loro capacità e/o potenzialità di interconnettere ambiti e ambienti diversi, di costituire riserva di naturalità, di sviluppare e favorire la comunicazione ecobiologica nonché lo scambio e lo sviluppo della biodiversità;

- vengono definite una serie di direttive e prescrizioni per salvaguardare i corridoi ecologici , i corsi d’acqua  e le piane alluvionali;

- dal Piano di Inquadramento Territoriale (PIT) si rileva che:

- la vallata del Potenza è un “corridoio di salvaguardia” ovvero è un fondo valle  “…ancora relativamente poco compromessi e a forte vocazione ambientale e turistica”;

- tale direttrice è “..di connessione tra ambiente costiero e ambiente montano … In questi contesti le strategie di sviluppo dei diversi settori produttivi, dei servizi e delle infrastrutture dovranno essere attentamente verificate sotto il profilo della sostenibilità ambientale.”;

 

Considerato che:

- il progetto in questione non può essere riconducibile ad un miglioramento o ammodernamento  della strada Regina ma è un progetto ex novo di un’asse stradale;

- nel PTCP è previsto un ammodernamento della strada esistente (Regina);

- sempre nel PTCP vengono definite specifiche direttive e prescrizioni per la  salvaguardia ed il potenziamento dei corridoi ecologici, dei corsi d’acqua e delle piane alluvionali;

- nel PIT viene individuato come corridoio di salvaguardia la valle del fiume  Potenza;

- la valle in questione è legata al paesaggio “Leopardiano” e le vocazione agricole e turistiche saranno completamente compromesse dall’opera  stradale;

- tale opera inoltre “consumerebbe” centinaia di ettari di superfici  agricole riservate soprattutto a colture di qualità e biologiche;

- da un articolo di stampa del 09/11/2007 si legge che : “…. La Regione ha inserito tra gli interventi prioritari ..” il progetto della superstrada Val Potenza e che il costo ammonta a circa 220 milioni di euro;

 

 

I sottoscritti  , consiglieri regionali 

chiedono  alla Giunta Regionale di sapere:

 

- come è possibile che la Regione abbia inserito tale nuova opera tra gli interventi prioritari considerato che tale progetto non può essere ritenuto conforme al PTCP se nello stesso  è previsto esclusivamente un ammodernamento della strada esistente e non la costruzione di una nuova autostrada;

- se non si ritenga opportuno esprimersi in merito alla tipologia di infrastrutture viarie richieste dagli enti locali, nella fattispecie la realizzazione di un’asse stradale, paragonabile per grandezza ad una autostrada, nella piccola valle in questione dell’importo indicativo di circa 220 milioni di euro, al di fuori di una programmazione delle  priorità, tenuto conto che nell’adiacente valle del Chienti è già prevista la realizzazione ed il completamento della SS 77 nell’ambito del progetto Quadrilatero;

- perché si vuole realizzare un’opera che rischia di compromettere l’intera vallata a forte vocazione turistica;

- se si ritiene doveroso riprogettare l’intervento in parola con un progetto di ammodernamento e messa in sicurezza della strada esistente (ss ex 571 “Helvia Recina”) come previsto nel PTCP;

- se si ritiene necessario effettuare uno studio preliminare dei flussi di traffico per far emergere i punti di criticità;

- se si ritiene necessario avviare al più presto una Valutazione Ambientale Strategica sulle infrastrutture provinciali inerenti il trasporto e la mobilità, a norma della direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (che i paesi membri avrebbero dovuto adottare entro il 21 luglio 2004), coinvolgendo anche i portatori di interesse e le associazioni ambientaliste;

- se ritiene che tale opera sia sovradimensionata rispetto:

alle dimensioni della  stretta valle in cui sarà inserita;

al reale traffico

ai costi che bisogna sostenere per realizzarla;

- se ritiene necessario affermare l’importanza di salvaguardare  e difendere la valle al fine di tutelare le valenze naturalistiche paesaggistiche storico letterarie e turistiche da un intervento così devastante permettendo un confronto di ipotesi progettuali alternative;

- se la Regione Marche intende avviare un confronto con la Provincia  di Macerata volto ad una valutazione preventiva sull’intervento stradale da realizzare favorendo soluzioni alternative più sostenibili da un punto di vista paesaggistico ambientale e storico culturale.

 

I consiglieri regionali

 

Massimo Binci         (Sinistra Democratica)

 

Michele Altomeni    (Rifondazione Comunista) 

 

Giuliano Bandoni    (Rifondazione Comunista)