Il
Giardino dell’Orto del Colle dell’Infinito ospita venerdì 4 luglio (ore 21.30,
ingresso Centro
“Sud 1982” è edito per i tipi di Nottetempo, 188 pagine, euro 14.
Nel 1982, un’Argentina in crisi, dilaniata dalla contestazione contro la giunta
militare, richiama alle armi una generazione, nella speranza che il sentimento
patriottico e una facile guerra lampo riescano a ricompattare la nazione.
Adrián Bravi racconta la guerra delle Malvine attraverso la storia delle sue
reclute, nei cui occhi il tragico di un conflitto assurdo si trasforma in
comico. Sud 1982 coglie i sentimenti della guerra, di chi aspetta il congedo,
di chi è stato appena arruolato, di chi ritorna a casa ma continua a sentirsi
un soldato, di chi si aggira nell’accampamento con un libro di poesie nella
tasca dell’uniforme. E il senso rimane al di là dell’attesa straziante che la
guerra impone a chi, riluttante, vi partecipa. Nel suo nuovo romanzo, la voce
ironica di un moderno soldato Švejk narra l’ultima guerra tra nazioni
occidentali, una guerra che è ogni guerra.
Nonostante fosse stata colta di sorpresa dall'attacco argentino sulle isole dell'Atlantico meridionale, la Gran Bretagna lanciò una task force navale per contrastare la marina argentina e le forze aree del Paese sudamericano, e riconquistò le isole con un assalto anfibio. Dopo pesanti combattimenti, i britannici prevalsero e le isole rimasero sotto controllo del Regno Unito.
A tutt'oggi l'Argentina reclama la sovranità sulle isole Falkland.
Gli effetti politici della guerra furono forti. L'Argentina vide l'aumentare delle proteste contro il governo militare, che stava per cadere, mentre un'onda di patriottismo si diffuse per il Regno Unito, ridando forza al governo del primo ministro Margaret Thatcher. La guerra giocò un ruolo importante in entrambi i Paesi, ed è stata soggetto di vari libri, film e canzoni; tuttavia, forse per il numero di caduti relativamente modesto, non è generalmente considerata un evento storico di prima grandezza.
Il conflitto rinverdì inoltre le speranze britanniche di mantenere le proprie ambizioni post imperiali (dopo le delusioni del dopoguerra come la perdita del canale di Suez) e dimostrò che il Regno Unito aveva ancora le capacità di condurre da solo una guerra molto lontano dalla madrepatria.