Il consiglio comunale ha dato il via libera, non senza sofferenze, al Piano Particolareggiato per il Centro Storico di Castelnuovo. Uno strumento urbanistico che per l’amministrazione comunale rappresenta un veicolo per far uscire il più antico rione della città dall’isolamento e rilanciarne lo sviluppo sociale ed abitativo. Uno degli strumenti previsti dal piano di riqualificazione è la possibilità per gli immobili ricadenti nell’area storica di poter aumentare la cubatura del 20% rispetto a quella originaria. Un modo questo per permettere ad antiche abitazioni un risanamento tale da superare per talune quello stato di quasi inabitabilità di cui soffrono e nel contempo rivalutarne il valore e renderle anche appetibili a chi volesse trasferirsi a Castelnuovo dove le case vuote sono diverse proprio per questo stato di “sofferenza”. Il PP1 prevede anche la costruzione di nuovi parcheggi sul versante del complesso dell’ex Clarisse  (nella foto l'ingresso) e la realizzazione di garages sul versante opposto di via Spazzacamino con ampliamento della strada.

 

Appena 24 ore prima del consiglio comunale si era svolta un’affollata assemblea a Castelnuovo tra amministratori comunali, tecnici del comune e i residenti che hanno dato battaglia sino alla fine per ottenere il massimo delle garanzie per la tutela del quartiere a fronte di un piano che comunque ne permette un necessario rilancio e la determinazione subito della destinazione pubblica del complesso delle ex Clarisse e della ex scuola Carancini.

 

Proprio pochi giorni prima dell’assemblea la DC, formazione di maggioranza, aveva invitato la giunta a tutelare il complesso ex Clarisse in direzione di una ristrutturazione pro edilizia sociale (giovani coppie, anziani) gestita dagli Ircer. Nel dibattito sviluppatosi aveva preso corpo anche la possibilità di coinvolgere l’Università di Camerino per concedergli una porzione dell’immobile destinandolo ad un corso universitario di un certa consistenza.

 

E proprio su questo aspetto i cittadini di Castelnuovo hanno dato battaglia chiedendo fermamente che sulle ex Clarisse (nella foto sotto l'imponente complesso) e sulla ex Carancini venissero posti vincoli tali da non farli cadere in mano a speculazioni private.

 

In consiglio, così come aveva sollecitato più volte anche alla stessa assemblea il sindaco, è andata l’approvazione del piano, come primo atto per sbloccare la situazione. Ora, ha garantito la stessa amministrazione comunale, inizierà un confronto sulle tavole progettuali del PP1 per la verifica della situazione e l’adozione di eventuali correttivi in una sorta di tavolo tra amministratori e residenti di Castelnuovo, e rispettivi tecnici.