nota del comune
Andrea Bajani (nella foto mentre viene premiato dal sindaco) vince con “Se consideri le colpe”, edito da Einaudi, la terza edizione del Premio Recanati Festival della narrativa italiana. Il libro, che ha conquistato la giuria degli esperti, racconta un viaggio in Romania sulle tracce di una madre da sempre in fuga. Una crudele educazione agli addii, tra i pionieri italiani del Far East. Bajani succede a Mario Rigoni Stern, il grande scrittore da poco scomparso che l’anno scorso aveva vinto il Premio Recanati con “Stagioni”. La Giuria dei lettori ha invece scelto come vincitore, attraverso le schede di valutazione allegate ai volumi, Giancarlo Trapanese (foto sotto), vice caporedattore della sede RAI per le Marche ma anche affermato scrittore, con “Da quanto tempo”, della casa editrice Neftasia. Andrea Bajani ha ricevuto un assegno della somma di 15 mila euro.
La cerimonia di premiazione si è svolta oggi (domenica 22 giugno) nell’Aula magna del Palazzo comunale alla presenza del sindaco Fabio Corvatta, della contessa Anna Leopardi, madrina del Premio, degli altri finalisti, Diego De Silva, Lidia Ravera e Elisabetta Severina, e dei componenti della giuria degli esperti, presieduta da Giancarla Mursia che non è potuta essere presente per motivi di salute. Ad aprire la manifestazione, condotta dal presentatore di Rai Uno Paolo Notari, è stato il sindaco Corvatta con il ricordo di Rigoni Stern “una figura straordinaria, appassionato di Leopardi e della nostra città dove, come ci aveva più volte ribadito, voleva tornare proprio in occasione del Premio”. Il primo cittadino ha rivolto un pensiero affettuoso anche all’on. Franco Foschi, scomparso la scorsa estate, che come assessore alla Cultura “volle con forza, sin dall’inizio, questa iniziativa”, e alla Mursia, di cui il professor Amietta ha letto un messaggio di auguri, perché “il Premio è diventato realtà – ha sottolineato il sindaco – grazie anche alla sua intuizione e alla sua straordinaria esperienza”.
Corvatta ha espresso soddisfazione per la riuscita del Premio, che ha centrato il duplice obiettivo di “favorire sia le opere degli scrittori che la lettura, come dimostra il successo della giuria dei lettori che è passata dagli ottanta votanti dell’anno scorso ai 350 di quest’anno”. Il sindaco ha anche ringraziato la contessa Leopardi “che ha retto il Centro nazionale studi leopardiani con un impegno unico, in nome del ricordo di Giacomo ma anche per custodire l’eredità di Franco” e Ferdinando Foschi, nominato presidente del Centro mondiale della Poesia. La manifestazione, organizzata dal Comune e dal Centro mondiale della poesia e della cultura “G. Leopardi” con il patrocinio di Regione, Provincia di Macerata, le Università degli studi di Macerata e di Camerino, è stata vissuta con partecipazione dal pubblico e seguita con attenzione dalla critica. Un’attenzione giustificata sia dall’iniziativa in sé, che ha guadagnato un posto importante nell’ambito degli eventi culturali della regione, sia dai nomi degli autori coinvolti. A contendersi la vittoria sono stati anche quest’anno autori di primo piano nel panorama della narrativa italiana, fra cui due finalisti del Premio Strega, come De Silva e Ravera, ma anche giovani scrittori che hanno fatto già parlare di sé, come appunto Bajani. La giuria di esperti, che ha introdotto nel corso della cerimonia gli autori finalisti, è formata dal saggista e docente universitario Pier Luigi Amietta, dal presidente dell’Associazione librai italiani Rodrigo Dias, dal coordinatore del comitato scientifico del Centro nazionale studi Leopardiani Lucio Felici, dal direttore della Fiera del libro di Torino Ernesto Ferrero, dal vicedirettore di Radio Rai e conduttore di “Fahrenheit” Marino Sinibaldi e dal docente dell’Università di Macerata Marcello Verdenelli.
Dopo l’intervento del sindaco ha portato i saluti della Regione, del presidente Spacca e del presidente del Consiglio Bucciarelli, il consigliere regionale Enrico Comi, che ha spiegato come “la Regione partecipa con grande attenzione e con orgoglio collettivo a questo evento. Recanati è una città che produce un’offerta culturale di grandissimo pregio, grazie al lavoro svolto dal sindaco e dalla giunta in questi anni”. A complimentarsi con l’Amministrazione è stata anche l’assessore provinciale Paola Cardinali che ha parlato del Festival della narrativa come di “una delle più interessanti manifestazioni letterarie a livello nazionale. Un Premio completo, che ha l’opportunità di affermarsi sempre di più in un città, come Recanati, che rappresenta un faro nel mondo culturale del nostro Paese”.
La cerimonia è proseguita con la presentazione degli autori da parte dei membri della giuria degli esperti, che hanno letto le motivazione della scelta delle cinque opere finaliste. Per Bajani la giuria ha parlato della “dimostrazione di come la letteratura possa essere uno strumento di indagine più delle discipline scientifiche”. A premiare i vincitori è stata la contessa Leopardi, che ha consegnato a Bajani l’assegno e una pergamena e a Trapanese un oggetto in argento realizzato dalla ditta recanatese Valenti. Ad applaudire i vincitori un pubblico numeroso, fra cui autorità comunali, rappresentanti delle forze dell’ordine e del mondo politico e imprenditoriale. Presente in platea anche il noto giornalista della Rai Tonino Carino. Agli altri libri finalisti è andato un assegno di 3 mila euro. Riconoscimenti che fanno del Premio Recanati il più ricco fra tutti i festival della narrativa italiani.