Venerdì
30 maggio alle ore 22 presso l’ARCI di Recanati, in Piazzale Gigli, avrà luogo
un reading di poesie di Carlo Natali.
Il poeta
fa parte dell’Associazione Culturale L’Orastrana (www.orastrana.it), collettivo
di artisti a metà tra Macerata e Monfalcone che da 15 anni opera nel campo
della commistione tra discipline artistiche e che dal 2004 porta in giro per
l’Italia una serie di performances di musica e poesia chiamate “Work in
progress”. Carlo Natali leggerà i suoi brani, tratti dal libro “l'orastrana
ombra e luce” del 2001 e brani inediti più recenti. L'evento è unico e non
verrà ripetuto.
L'Orastrana nasce nel 1993 come laboratorio di musica e poesia ad opera di
Carlo Natali e Marco Corsetti con l'intento di dedicarsi all'approfondimento
dell'interazione tra la musica e la poesia. Nel 2006, con una formazione
diversa ma con lo stesso spirito, decide di costituirsi come associazione
proponendosi di realizzare spettacoli di teatro sperimentale con particolare
predilezione per l'improvvisazione e l'interazione tra le diverse discipline
artistiche. L'Orastrana fin dalla sua fondazione ha sempre lavorato sul
connubio tra musica e poesia, rifacendosi in parte all'antica tradizione del
parakataloghé e in parte alla moderna concezione di jam session, così come
sviluppata dall'epoca beat in poi, rivedendo il tutto attraverso le influenze
musicali di ogni elemento del gruppo, che spaziano dal jazz di avanguardia
all'elettronica tradizionale e sperimentale, dalle battute profonde del dub
all'ambient più elaborato. Il tutto all'insegna dell'improvvisazione. Durante
un happening dell'Orastrana molto conta il lato emotivo, la misteriosa alchimia
del luogo, degli umani casi, del pubblico. L'happening è un momento di trance
mistica, dove performers ed astanti sono legati assieme dal fascino del carpe
diem: i musicisti, durante la serata, non sapranno mai del tutto cosa il poeta
leggerà, né il poeta saprà cosa i musicisti suoneranno. La filosofia alla base
delle serate dell'Orastrana è che l'happening deve essere un evento unico,
irripetibile; non deve trasformarsi in un qualcosa di seriale, dove il massimo
dell'inaspettato si riduce alla diversa disposizione dei brani in scaletta,
dove l'arte muore ingoiata dalla routine. L'Orastrana si muove anche sul piano
delle arti visive esprimendosi tramite la fotografia in progetti sia collettivi
che personali. I progetti collettivi seguono il filone della psichedelia:
sperimentazioni visive sul movimento, astrazioni, approfondimenti, meditazioni.
Tra questi vanno ricordati i "nightlifes" ovvero avventure notturne
nelle quali la crew orastranesca esce per strada o per le campagne armata di
lampade elettriche alla ricerca di ambientazioni suggestive al ritmo silenzioso
della posa B.