La Banca di Credito Cooperativo ha rinnovato i propri organi statutari anche se in verità sono più le conferme che i volti nuovi.

Per il prossimi triennio il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà formato da Giacomo Regnicolo, confermato alla presidenza dell’istituto di credito, coadiuvato nella sua funzione da Gabriele Brandoni, Bruno Guardabassi, Franco Mari, Giancarlo Palmieri, Leonardo Seri e Giovanna Tallè, tutti riconfermati, mentre Francesco Garofolo e Mario Guerra sono i volti nuovi.

Al voto si sono presentati poco più 1300, di cui quasi la metà rappresentati da una delega. Partecipazione dunque molto inferiore alle precedenti assemblee convocate nel periodo post caso Guzzini.

Il nuovo collegio sindacale è invece composto da Mauro Belelli, Sergio Vincenzoni, Paolo Orizi, Pasquale Morbidoni, Romeo Maceratini.

Nel corso dell’assemblea, uno dei soci, Gianni Bonfili, una lunga esperienza nel settore bancario come sindacalista, ha tentato di porre una questione sul modo di formulare candidature non riuscendo a completare il suo intervento tra forti contestazioni.

Bonfili si è detto amareggiato di questo atteggiamento soprattutto perché nessuno ha potuto capire cosa lo ispirava e a cosa portava. Per Bonfili, che ha eseguito una ricerca a livello nazionale, ha individuato nelle norme per le candidature della BCC alcune restrizioni in senso negativo rispetto all’indirizzo cooperativistico. Nulla di illegittimo rispetto alle leggi vigenti ma discutibili sul piano dello spirito cooperativistico. Quello che voleva proporre Bonfili era una modifica (non in questa tornata) dello statuto per eliminare l’autenticazione delle firme davanti ad un funzionario della banca per poter proporre una candidatura. Non gli è stato possibile spiegare,  per la reazione di chi temeva forse chissà quale colpo di mano in assemblea.

Regnicolo nel corso dell’assemblea ha annunciato l’imminente apertura di uno sportello a Villa Musone nella parte di Recanati e l'aumento di personale.