L’assessore Severini in merito al grave disservizio arrecato ai turisti derivato dalla chiusura dei bagni posti sotto l’ospedale, e a servizio della zona leopardiana, riferisce che gli stessi non sono rimasti chiusi perché chi preposto non li ha aperti, ma perché non era tecnicamente possibile tenerli in funzione per via di una danneggiamento arrecato nelle vicinanze da una ditta che stava posizionando nuove plance pubblicitarie e che ha forato una condotta idrica di servizio.

Quello che è grave, ci ha confidato Severini, è il lasso di tempo intercorso tra la segnalazione del fatto all’intervento dell’ASTEA per il ripristino della condotta.