nota del comune
Rievocazione, riflessione,
ma anche festa e musica. La città di Recanati propone un programma di
appuntamenti sia istituzionali che ricreativi per celebrare la festa dei
lavoratori. La giornata del primo maggio inizierà alle ore 8 con il suono del
civico campanone e proseguirà alle ore 10 con la formazione e sfilata del corteo
per le vie cittadine, accompagnato dalla banda musicale “B. Gigli”, che
arriverà alle ore 10,30 in piazza Leopardi per il saluto del sindaco Fabio
Corvatta. Ad animare le celebrazioni sarà anche una rappresentanza delle
organizzazioni sindacali.
Nel pomeriggio, il Comitato di Santa Croce organizza,
presso la chiesa di Santa Croce, un pomeriggio di musica, balli e animazione
per bambini, con inizio alle ore 16.
Il sindaco Fabio Corvatta invita la
cittadinanza a partecipare alle iniziative e coglie l’occasione per fare una
riflessione sul significato della Festa del lavoro.
“La tradizionale festa del
primo maggio – osserva il sindaco – ricorre in un momento in cui il tema del
lavoro in Italia è al centro della generale attenzione. Sono sotto gli occhi di
tutti i quotidiani infortuni anche mortali a causa del mancato rispetto delle norme
di sicurezza. E’ sotto gli occhi di tutti il lavoro nero e mal retribuito con
grave pregiudizio per i lavoratori e le loro famiglie. Altra nota dolente è
costituita dalla diffusa precarietà dei rapporti di lavoro che genera
insicurezza e sfiducia impedendo ai giovani di impostare fondati progetti per
il futuro. Assai pesante risulta essere l’incidenza dell’aggravio fiscale sulle
retribuzioni ormai diventate le più basse d’Europa. Spetta alle autorità di
governo adottare quanto prima provvedimenti volti ad eliminare questi
inconvenienti restituendo serenità al mondo del lavoro e per garantire ai
lavoratori e alle famiglie un’esistenza libera e dignitosa (art. 36 della
Costituzione). Con questo spirito l’Amministrazione comunale si appresta a
celebrare la festa del lavoro assumendo concreti impegni per contribuire, per
quanto di propria competenza, a risolvere i problemi e i mali che affliggono
oggi la vita dei lavoratori. Viva il lavoro motore dello sviluppo economico,
civile e culturale. Viva il primo maggio”.