RECANATI – Per la direzione sanitaria del “S. Lucia” non è stata messa in atto alcuna discriminazione religiosa in maternità nei confronti di chicchessia e smentisce che al genitore islamico sia consentito di rimanere in reparto la notte.neon

A prendere posizione dopo la denuncia del signor Marchetti di Porto Recanati al quale non è stato consentito di assistere la moglie in quanto nella stessa stanza c’era una donna musulmana la cui religione vita di mostrarsi ad un uomo che non sia suo marito, sono la dott.ssa Nadia Mosca, direttore sanitario, e il dott. Giuseppe Micucci, primario della neonatologia.

Dal “S. Lcia” si afferma chiaramente di “caso che non esiste” e che nel presidio è prassi che l’assistenza notturna sia fatta solo da donne. In particolari casi se una mamma è però assistita dal marito l’ospedale al fine di evitare disagi trasferisce la paziente in una stanza riservata.

Ma sicuramente il signor Marchetti non si è inventato nulla e qualcosa o qualcuno lo ha costretto a non fare assistenza alla propria consorte. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni.

Dopo FN (che annuncia una manifestazione a Recanati in materia) ora anche Lega Nord (pure i padani daranno vita ad una protesta di fronte all’ospedale) e Famiglia Identità e Territorio si muovono per portare la vicenda in consiglio regionale con delle interrogazioni.

E mentre si bisticcia sui precetti islamici, fra 13 giorni la maternità recanatese sarà cancellata (unico caso nelle Marche) privando un territorio di oltre 40.000 abitanti di un servizio essenziale … ma questo a qualcuno interessa?