Di Simone Giaconi, capo gruppo consiliare Per Recanati
RECANATI - Dopo la prima stupenda rotatoria di questa nuova era amministrativa, di cui tutti i recanatesi parlano con entusiasmo, compresi gli autisti di pulman, sotto con la seconda.
E siccome sembra un gioco facile, l’allenatore cambia l’attaccante, preferendo che della rotatoria dei Pali se ne occupi l’assessore all’urbanistica e non quello ai lavori pubblici.
Purtroppo il nostro allenatore non rispetta il famoso motto “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” ed annuncia a tutto il mondo che grazie alla bravura della sua giovane squadra in quattro e quattr’otto si è vinta la partita.
A distanza di oltre un’anno però nulla è stato fatto ed allora inizia un nuovo gioco, quello delle responsabilità.
E chi nel famoso accordo di inizio 2010, annunciato con tanto di grande foto sui giornali, aveva promesso solo di gestire il verde una volta realizzata l’opera, alza la voce contro quei cattivoni che non hanno mantenuto la promessa.
Strano, si dice nei luoghi di incontro e nei capannelli di piazza, che non più di quindici giorni fà da palazzo giungevano voci entusiaste per 1.800.000 euro concessi dalla Regione, strano che da palazzo non più di qualche mese fà siano giunte notizie di centinaia di migliaia di euro di fondi europei per progetti futuristi come quello degli ascensori, strano che da palazzo si dice che ci sarà “la festa delle Marche”, con qualche vip in meno a causa degli spifferi, ma comunque con soldi pubblici gettati al vento in tempo di crisi ed austerità e, come regalo, il dipartimento materno-infantile del nostro ospedale chiuso.
Strano che la priorità di Recanati siano gli ascensori e non i soldi della rotatoria, strano che i fondi europei, tagliati dal Governo cattivo, colpiscano la rotatoria ma non l’ascensore...
Volendo essere comunque d’aiuto ad un’amministrazione che considera le strade come luogo per disseminare speed check e telelaser, facendoli passare per opera di prevenzione, suggeriamo vivamente di occuparsi di quella rotatoria progettata e finanziata, ma che non viene realizzata.
E’ quella di Fontenoce che toglierebbe un incrocio pericolosissimo, spesso teatro di gravi incidenti alcuni anche mortali, permetterebbe di regolare un flusso di traffico enorme, ben maggiore rispetto ad altri tratti (come testimoniano i dati) e farebbe diminuire la velocità nel centro abitato della frazione che spesso ha provocato investimenti di pedoni.
Perchè l’amministrazione non alza la voce anche in quella direzione?
Speriamo che non sia a causa della volontà politica di un partito di maggioranza di avversare un progetto già pronto da anni e che aspetta solo di essere realizzato con fondi già stanziati per la sicurezza dei residenti, degli automobilisti che raggiungono la zona industriale e dei pedoni.