RECANATI – Torna l’ICI sulla prima casa? Per le casse dei comuni sarebbe “ossigeno”. Un provedimento quello che il Consiglio dei Ministri si appresta varare destinato inevitabilmente a suscitare discussioni e malumori, non solo tra i banchi della politica, ma anche tra i cittadini. A beneficiarne, però, sarebbero le casse comunali per cui l’Ici rappresenta una buona ventata d’ossigeno in un momento particolarmente difficile, in cui i trasferimenti statali si riducono giorno dopo giorno all’osso.fiordomogonfa
 Cosa ne pensa il sindaco Fiordomo che non ha mai fatto mistero delle asfittiche casse comunali. Lui è contrario e affida alle pagine del Resto del Carlino un commento in materia.

Contrario, in linea di principio Fiordomo che, se si trovasse a prendere una decisione, non vorrebbe mai mettere le mani nelle tasche delle famiglie.

“Se mi si chiedesse di scegliere — commenta — sarei molto più favorevole a una patrimoniale che funzioni in base al reddito, perché è giusto che chi ha di più contribuisca maggiormente alla crescita della società. Tornando all’Ici, però, trovo che l’abolizione del 2008 sia stata solo un grande spot propagandistico, per cui alle famiglie è stata tolta una spesa di 200 euro, ma i servizi sono rimasti gli stessi e si sono aumentate altre imposte (vedi la Tarsu). Il vero problema delle amministrazioni però si chiama Patto di Stabilità, un marchingegno infernale che ci costringe a navigare a vista senza una programmazione. Se a questo aggiungiamo i tagli previsti nelle varie Finanziarie (solo per il 2012 il Comune di Recanati avrà 800mila euro in meno) la reintroduzione dell’Ici potrà essere considerata come un piccolo risarcimento. Mi auguro però che si cominci a rivedere il rapporto tra Stato centrale e Comuni, avviando un’inversione di tendenza, perché finora è stato un vero disastro”.