RECANATI – Serviranno almeno 40.000 euro per ospitare la partenza del Giro d’Italia da piazza Leopardi sabato 12 maggio. Rispetto alle città che saranno sede di arrivo, Recanati sarà chiamata ad un esborso minore ma pur sempre un esborso che di questi tempi suona male alle orecchie del cittadino.
Il sindaco Fiordomo ha assicurato che la spesa sarà assorbita in parte da alcune sponsorizzazioni. L’aria di crisi nel Paese imporrebbe comunque una certa cautela.
Il Giro tornerà a Recanati 20 anni dopo la tappa che vide il successo di Beppe Saronni sul traguardo di viale Battisti.
Il ciclismo professionistico non è la prima volta che comunque tocca Recanati. Ci sono stati passaggi sia del Giro d’Italia che della Tirreno-Adriatico, ma anche un’arrivo della corsa dei due mari.
Ma se come riferito ieri, non ci sono i soldi per la manutenzione straordinaria delle strade, come farà il comune a mettere a nuovo i non pochi tratti di asfalto dissestati? E proprio l’anno scorso, al passaggio del Giro da Recanati per la tappa Tortoreto-Castelfidardo, il commento del cronista RAI in moto per ampi sprazzi venne dedicato allo stato del fondo stradale.
Come noto quando arriva o passa il Giro d’Italia (nella foto la sosta della carovana l'anno scorso) a trarne beneficio non è solo l’immagine della zona, ma anche le strade.
Entro il mese l’organizzazione della Gazzetta dello Sport che cura la manifestazione effettuerà un sopralluogo in città per definire gli aspetti logistici. Infatti il giorno prima il Giro farà tappa a Porto Sant’Elpidio, poi il mattino successivo il Villaggio del Giro aprirà le sue porte da piazza Leopardi per una lunga kermesse di sport e spettacolo con le suggestive riprese che lo scenario della piazza suggerirà.