RECANATI – E’ stato un incontro molto importante quello che la commissione Consiliare sanità ha avuto con il dott. Stefano De Luca (nella foto), primario di chirurgia, perché il medico si è fatto accompagnare, a sorpresa, dal neo direttore dell’Area vasta 3, Enrico Bordoni.De Luca Stefano2

Giocoforza non si è solo parlato a quel punto soltanto di chirurgia a ciclo breve, ma anche delle strategie per il destino dell’ospedale “S. Lucia”.

La convocazione verteva però sull’attività della chirurgia, che da parte delle forze politiche veniva considerata più a “ciclo ridotto”, non essendo mai stata pienamente attivata quella promessa.

De Luca ha subito confutato questa visione presentando nel solo periodo dal primo gennaio al 20 settembre, con le sale chirurgiche attive 3 giorni settimanali, 1037 interventi, con più della metà eseguiti su pazienti recanatesi mentre la restante quota attesta una provenienza anche da centri ben distanti da Recanati tanto da poter far affermare a De Luca che il “S. Lucia” su questo aspetto ha “appeal”. Il neo primario non ha nascosto che all’inizio del suo incarico abbia trovato delle difficoltà dettate esclusivamente da un illogico “non parlarsi” tra la struttura operativa di Civitanova con quella di Recanati. E per superare questo muro che impediva di interagire De Luca ha eseguito personalmente diversi interventi a Recanati portandosi da Civitanova suoi colleghi che ora sono operativi a turno al “S. Lucia”. La nuova interazione ha ora permesso una omogeneizzazione del personale delle due chirurgie  con la selezione accurata dei pazienti.

La presenza di Bordoni ha allargato il dibattito ai destini di ostetricia e radiologia, e del punto di primo intervento. Il direttore dell’Area Vasta sul futuro dell’ostetricia si è rifatto ad una legge che al momento non lascia spazi di manovra rimandando tutto a dopo la data limite del 31 dicembre, non escludendo revisioni. Per il pronto soccorso Bordoni ha fornito assicurazioni sul fatto che dal primo gennaio arriveranno i sostituti (bandito apposito avviso) di quelli che se ne andranno, garantendo così il prosieguo del servizio nell’arco di tutte le 24 ore. Altra nota dolente è la sofferenza di personale per radiologia. Anche per la diagnostica per immagini Bordoni si è impegnato a trovare soluzioni in breve tempo.