RECANATI - “Con questo gruppo l'Amministrazione Comunale di Recanati vuole essere ancora più vicina ai propri concittadini. Uno spazio aperto al confronto, al contributo, alle critiche, ai suggerimenti. Uno spazio di partecipazione in più, seppur virtuale”.
Questo quanto si legge nella presentazione del gruppo su FB aperto dall’amministrazione comunale. Ma uno spazio non aperto a tutti, i consiglieri comunali sarebbero esclusi dal blog.
E quanto denuncia il capo gruppo del PdL, Roberto Bartomeoli, dopo aver scoperto che è stato “bannato”, il termine tecnico per dire che gli viene impedito l’accesso, anche se lui parla senza mezzi termini di “censura bella e buona”.
A far scattare il provvedimento due commenti, uno sull’ASTEA (metodo di recapito delle bollette) e l’altro sulla ZTL meteorologica. Bartomeoli non diceva niente di diverso da quanto sinora affermato in consiglio comunale sui due argomenti.
La giustificazione all’esclusione dal blog di Bartomeoli viene affidata ad uno degli “amministratori”, l’assessore al’urbanistica Giacomo Galassi, il quale rileva che il blog esclude tutti i consiglieri comunali o rappresentanti di partito volendo essere solo uno strumento a disposizione dei cittadini evitando il solito teatrino della polemica tra partiti o loro esponenti.
Il blog è frequentatissimo ed ofre anche una "finestra" sul cosa va e cosa non va in città grazie alle segnalazioni dei cittadini. Non mancano però degli scadimenti.
Il dibattito sull’utilizzo del blog del comune apre un nuovo terreno di confronto tra maggioranza ed opposizione (ammissibili o no i politici?) ma anche sui modi di gestione dello stesso che espone i creatori a rischi penali e anche quantificabili in sede civile per i contenuti riportati da terzi.
Spesso alcuni interventi sono andati ben fuori delle righe e sono stati rimossi ma gli amministratori non hanno “bannato” i responsabili. Altri commenti dal contenuto lesivo sono ancora visibili. Giovi ricordare che un comune del nord Italia si è visto dover risarcire complessivamente 155.000 euro ad un cittadino e una impresa che erano state diffamati dal blog aperto su FB e a risponderne in solido sono stati chiamati i tre “amministratori” del blog, che nella fattispecie erano anche tre amministratori comunali, due assessori ed un consigliere comunale.
Il blog del comune ha come amministratori l’assessore Galassi e il sindaco Fiordomo.