Nota di Massimiliano Politi, capo gruppo consiliare Recanati a Sinistra

RECANATI - Venerdì si è svolto un importante Consiglio comunale. All'ordine del giorno anche richieste di pagamento di debiti fuori bilancio da parte di tre delle tante ditte private che dal 2009 hanno iniziato a batter cassa in Comune.
Dunque, a differenza di ciò che è stato detto più volte da esponenti della minoranza, i potenziali debiti fuori bilancio ci sono e stanno anche "rubando" molto tempo all'Ufficio tecnico per i dovuti approfondimenti.

Purtroppo, visto che di queste tre richieste di pagamento ne è stata riconosciuta solo una, già è iniziato da parte di qualcuno il solito giochetto dei numeri per confondere le idee ai cittadini. Si prova ad affermare che venerdì sia stato fatto tanto baccano per soli 76 mila euro riconosciuti come debito (come se poi fossero pochi!).

Per tale motivo, è necessario spiegare bene ai recanatesi quali sono i doveri del Consiglio comunale. Per i presunti debiti fuori bilancio, il Consiglio può usare come unico riferimento l'art. 194 del D.Lgs 267/2000. In breve, devono essere riconosciuti solo i lavori identificabili, quantizzabili e di cui può essere accertata e dimostrata l'utilità e l'arricchimento per l'Ente.

Detto ciò, è comprensibile che, nel caso in cui i debiti fuori bilancio non vengano riconosciuti dal Consiglio, non è detto che le ditte in questione non abbiano mai fatto i lavori contestati ma, purtroppo per loro, non ci sono delibere, determine, testimoni o prove che dimostrino che i lavori siano stati eseguiti con arricchimento per l'Ente. In definitiva, l'ultima parola sarà del giudice competente in sede civile.

A questo punto, senza la minima intenzione di gettare benzina sul fuoco in un clima politico già molto incandescente, alcune domande sorgono spontanee: perché i consiglieri comunali di maggioranza si sono dovuti prendere la responsabilità di riconoscere o meno i debiti fuori bilancio per lavori presumibilmente eseguiti in anni ormai lontani, mentre l'opposizione ha deciso di rendere la città spettatrice del solito triste teatrino con un'astensione e due uscite dall'aula? Perché l'opposizione, che al tempo dei fatti era al governo della città, è di nuovo fuggita dalle responsabilità che dovrebbe avere l'intero Consiglio comunale?

Tutto ciò lascia ancor di più l'amaro in bocca, in quanto molti di coloro che siedono nei banchi dell'opposizione rappresentano il maggior partito di governo della nazione, il governo dei "responsabili".