Seconda richiesta di archiviazione per il caso Croce Gialla. Il Sostituto Procuratore Siddi si è nuovamente espresso in questa direzione sull’indagine a carico dell’ex presidente Carlo Cingolani e della segretaria Elisabetta Bernacchini, indagati per i reati di truffa ai danni dello Stato, peculato e falso in certificazioni, irregolarità nell’uso dei mezzi.
I fatti risalgono al 2005 quando Carabinieri e Guardia di Finanza diedero vita ad un’operazione su richiesta della magistratura che aveva raccolto degli elementi tali da ipotizzare i reati sopra dedcritti. Tutto aveva preso le mosse da una denuncia da parte di tre dipendenti della Croce Gialla. Vennero perquisite la sede della Croce Gialla in piazzale Europa e le abitazioni dei due indagati.
Al termine di un’indagine lunga e complessa che come primo esito aveva portato ad un duro braccio di ferro tra comune e Croce Gialla, il primo fruitore dei servizi dell’associazione in convenzione, e volutosi cautelare di fronte all’indagine, era stata chiesta l’archiviazione.
Pronta però l’opposizione di due dei denunciati alla richiesta di archiviazione mediante l’avv. Camiciola. Per il Gip si rendeva allora necessario un supplemento di indagine con ulteriori verifiche di carattere contabile. Nulla di penalmente rilevante è emerso e da qui la seconda richiesta di archiviazione che non dovrebbe essere disattesa.
Sin dal suo nascere, Cingolani (difeso dall’avv. Leopardi) e la Bernacchini (assistita dall’avv. Maggini) si erano dichiarati estranei a tutte le ipotesi di reato loro formulate e la seconda richiesta di archiviazione conforta le loro tesi difensive.
Durante l’inchiesta la Croce Gialla non ha mai smesso di erogare i propri servizi anche se si sono fortemente deteriorati i rapporti con l’amministrazione comunale che a questo punto non ha altra scelta che rimuovere definitivamente tutti gli ostacoli che impediscono all’associazione di entrare in possesso della nuova sede in viale Nazario Sauro.